Economia

Farina (Ania): PEPP strumento utile, ma obiettivo ancora lontano

 

Milano (askanews) - Con l'obiettivo di rafforzare il reddito pensionistico e di garantire ai cittadini europei maggiori possibilità nel risparmio previdenziale e la sua portabilità all'interno dell'Unione, le istituzioni Europee potrebbero arrivare entro i primi mesi del 2019 alla definizione di un Regolamento sui PEPP, i prodotti pensionistici paneuropei di tipo individuale; semplici, standardizzati e facilmente fruibili. Ma nonostante il percorso già compiuto, il decollo di PEPP non è un obiettivo a portata di mano. "Parliamo di un prodotto pensionistico per gli europei, soprattutto per i 17 milioni di lavoratori che vivono in Paesi diversi da quello di origine - dice Maria Bianca Farina, presidente Ania - E' una opportunità che però deve farsi carico di alcune messe a punto, che altrimenti potrebbero trasformarsi in criticità non gestibili".Al nuovo strumento di welfare di terzo livello, l'Ania ha dedicato una giornata di studio organizzata nella sede di Allianz, nella nuova piazza Tre Torri a Milano. Il confronto ha bene messo in evidenza quali sono le criticità da evitare affinché i PEPP non restino solo un progetto senza reale impatto sulla qualità della vita degli europei. Così come ha sottolineato il presidente Farina. "Innanzitutto la difficoltà che bisogna gestire viene dal fatto che ogni Paese ha un proprio sistema previdenziale e una propria fiscalità - ha detto - Altra cosa importante è che oggi il PEPP potrebbe non prevedere una rendita, laddove il consumatore scegli di prendere tutto il capitale alla fine. Questo secondo noi snatura la componente previdenziale, che è la pensione. Altro tema di rilievo è quello della garanzia. Intanto è prevista una opzione di default, cioè è previsto che per chi non facciauna scelta è prevista una opzione, la più garantista possibile. Ma questa opzione può avere connotazioni molto diverse: può essere una vera garanzia di restituzione di quanto versato; o può essere una garanzia finanziaria con i limitiche può avere. Ora è chiaro che quello che premia su tutto è la trasparenza e che venga detto con chiarezza che cosa il prodotto garantisce. Ma ritengo che già nel prodotto per come nasce certe precauzioni fondamentale debbano essere previste".I trend di invecchiamento della popolazione, hanno un impatto sempre più pesante sulle finanze pubbliche e sulle prestazioni dei sistemi pensionistici obbligatori, sia in Italia sia nel resto dell'Europa. E ciò rende sempre più necessario l'accesso a forme previdenziali integrative. Da qui le scelte di intervento dell'Europa. Ma la consapevolezza da parte dei lavoratori su quale sarà il proprio futuro da pensionati è ancora molto bassa: basti pensare che nel nostro Paese solo 8 milioni di persone ha attivato una formula di previdenza complementare; mancano all'appello almeno 18 milioni di lavoratori.