Economia

Flessibilità e welfare strumenti preziosi per le aziende

 

Roma (askanews) - "Il bilancio di dieci anni della cosiddetta flessibilità del lavoro che ha tra i suoi strumenti la somministrazione è assolutmente positivo: le aziende utilizzano la flessibilità e in particolare la somministrazione per ridurre la storica rigidità delle imprese italiane" afferma in questa intervista Gianluca Zelli, direttore generale del Gruppo Humangest che si occupa di mercato del lavoro, fattura oltre 140 milioni con 250 dipendenti diretti e ogni giorni colloca oltre tremila lavoratori in circa 800 aziende. "Questi strumenti sono utili anche ai lavoratori grazie ai diversi strumenti che abbiamo, dal contratto a termine al contratto a tempo indeterminato. E' stato un percorso lungo, ma oggi possiamo dire che la somministrazione come strumento di flessibilità si è pienamente affermata ed è una realtà importante". Alle accuse di precarizzazione del lavoro, Zelli replica così:"Oramai l'accusa di precarietà è una vecchia leggenda e non è più vera. Oggi il 20% dei lavoratori che somministriamo alle aziende sono nostri dipendenti a tempo indeterminato e sono felici di esserlo. Quelli che vengono inseriti per tempi brevi sono di solito ragazzi che lavorano per la prima volta e dunque la somministrazione è un modo per affacciarsi nel mondo del lavoro. Stiamo lavorando moltissimo con i giovani, anche attraverso lo strumento di Garanzia Giovani, ed è un bene che la legge di stabilità preveda il mantenimento degli incentivi pieni del 2015 per le assunzioni che derivano dalla stabilizzazione degli stage delle politiche attive del lavoro e di Garanzia Giovani. Sono molto utili anche i benefit del welfare aziendale, che risolvono un problema sociale superando le carenze strutturali dello Stato sociale, tipo mancanza di asili nido pubblici o di altri tipi di assistenza. Semmai, il fatto di dover applicare il welfare aziendale a categorie omogenee di lavoratori limita un po' l'utilizzo del welfare aziendale come strumento premiale. Se i benefit potessero essere più selettivi e ai dipendenti più bravi che più lo meritano potessero essere dati più servizi di welfare, questo strumento si potrebbe diffondere maggiormente".