Economia

La scelta controcorrente di Ferrero: sì olio di palma certificato

 

Milano (askanews) - Sugli scaffali dei supermercati sempre più prodotti alimentari riportano in confezione la dicitura "senza olio di palma". Una scelta di alcuni produttori italiani rispetto a un ingrediente molto discusso negli ultimi anni. In questo contesto Ferrero ha deciso di andare controcorrente e attraverso il convegno "Una scelta responsabile basata sulla scienza" ha comunicato ai propri consumatori la decisione di continuare a utilizzare olio di palma, 100% sostenibile e certificato."Di fronte a una cultura del senza noi vorremmo parlare di quello che c'è. Noi pensiamo che il nostro olio di palma sia diverso".Alessandro D'Este è l'amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia. A lui il compito di spiegare in che cosa si differenzi l'olio di palma utilizzato per i prodotti a marchio Ferrero: "Noi abbiamo un'attentissima selezione della materia prima: selezioniamo aree e raccoglitori che spesso sono piccoli produttori agricoli, e con attenzione segreghiamo il prodotto rispetto ad altri che non vengono certificati - ha spiegato D'Este - Poi lo portiamo in casa nostra e gestiamo le ultime fasi della deodorazione per garantire, attraverso le basse temperature, che il prodotto sia di qualità ineccepibile".La scelta di Ferrero ha incontrato l'appoggio del ministero delle Politiche agricole, rappresentato dal viceministro Andrea Olivero: "Credo sia necessario non criminalizzare di per se stesso i prodotti e insegnare ai cittadini un uso consapevole dei prodotti".Molte le voci che al convegno hanno provato a fare chiarezza su alcuni aspetti relativi a questo prodotto, a partire da quello salutistico. Elena Fattore, ricercatrice dell'Istituto Mario Negri, ha messo in chiaro la relazione tra i grassi saturi, come l'olio di palma, e l'incidenza di malattie cardiovascolari:"Non è stata confermata l'associazione e quindi neanche una correlazione tra l'assunzione di acidi grassi saturi e un maggior rischio di malattie cardiovascolari".L'olio di palma, ha aggiunto Fattore, porta delle variazioni del colesterolo ma queste variazioni non si traducono in un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. E sul fronte ambientale, come si garantisce la sostenibilità?"Noi facciamo tre cose: abbiamo un prodotto certificato segregato secondo standard Rspo, facciamo parte del Poig di cui fanno parte Greenpeace e Wwf e una carta, un decalogo di impegni che ci siamo presi nei confronti di consumatori e fornitori".Quest'anno sia Greenpeace che il Wwf hanno promosso Ferrero per le politiche e le scelte messe in campo per la produzione dei questo grasso alimentare, arrivando a tracciare fino alla piantagione quasi tutta la produzione."La qualità dell'olio di palma che utilizziamo è al massimo delle qualità organolettiche e della sicurezza alimentare e questo garantisce i consumatori - ha concluso D'Este - crediamo sia doveroso parlarne ai consumatori perchè la loro sia una scelta consapevole".