Economia

Salone Ginevra: motore diesel efficiente, no a demonizzazione

 

Milano, (askanews) - Il futuro dei motori diesel è stato uno dei temi più discussi al Salone dell'Auto di Ginevra. Finito sul banco degli imputati dopo la stretta sulle emissioni decisa dalla Commissione Europea e le fughe in avanti di enti locali, come Roma e Milano, che vorrebbero bandirlo in pochi anni dal centro, il diesel secondo la maggior parte delle case auto sentite a Ginevra è ancora oggi uno dei motori più efficaci e virtuosi sotto il profilo ambientale. L'Ad di Kia Italia Giuseppe Bitti: "Un motore diesel moderno emette meno Co2 rispetto a un benzina di pari cilindrata e prestazioni. E per quanto riguarda gli altri parametri è allo stesso livello. Quindi è un po' una mistificazione e demonizzazione di un motore che dal punto di vista termodinamico è molto più efficiente del benzina".Diverso invece il discorso per quanto riguarda i vecchi diesel Euro 3 o 4 che sono esponenzialmente più inquinanti degli Euro 6. Per questo secondo bisognerebbe pensare a misure per svecchiare il parco auto, soprattutto in un paese come l'Italia dove i veicoli da rottamare sono diversi milioni. Sergio Solero, Ad di Bmw Italia: "Demonizzare in questo momento la motorizzazione diesel è un errore. Quello che dovremmo fare guardando all'Italia è togliere tutto il parco circolante vecchio che non solo inquina ma soprattutto non è sicuro".Oggi la mobilità a zero emissioni è accessibile al mercato di massa solo per le auto di piccola cilindrate, o city car, e per gli spostamenti di corto raggio. Difficile immaginare in tempi brevi soluzioni alternative ai diesel altrettanto efficaci in termini di consumi e inquinamento in particolare per le auto di grosse cilindrate e per i mezzi di trasporto merci, come ha spiegato l'Ad di Fca Sergio Marchionne: "Il diesel avrà uno spazio molto limitato, ma per i veicoli commerciali continuerà ad essere il motore principale non c'è una soluzione"Altro punto su cui concordano i costruttori è che per rendere davvero competitiva la mobilità green occorre dotare il paese di infrastrutture, cioè di colonnine di ricarica, e un impegno delle istituzioni a elaborare politiche chiare e con orizzonti temporali di medio lungo periodo.