Economia

Storie Di Vino: Boizel-Feudi San Gregorio passa per la finanza

 

Roma, (askanews) - Metti una sera a cena per degustare il pregiato Joyau de Chardonnay 1989 con Madame Evelyne Boizel e Antonio Capaldo Presidente di Feudi Di San Gregorio, l'azienda partner distributiva per l'Italia, messa a punto da suo padre Pellegrino Capaldo ex banchiere, economista e professore universitario. All'inizio degli anni ottanta fu uno dei tre probiviri designati dalla Segreteria di Stato del Vaticano per dirimere la questione Banco Ambrosiano-IOR, e nel 1987 divenne presidente della Cassa di Risparmio di Roma, mentre nel 1992 fu proprio lui a guidare la Banca di Roma, l'Istituto di credito nato da una successione di fusioni (Cassa di Risparmio di Roma, Banco di Santo Spirito e Banco di Roma). Nato ad Atripalda, 10 luglio 1939, il banchiere vicino alla democrazia cristiana circa 30 anni fa decide di dedicarsi al vino e compra una tenuta in Irpinia. Così anche suo figlio Antonio, lascia la finanza e inizia ad assaporare l'amore per la terra e per il vino. Askanews lo ha intervistato per capire il connubio Boizel-Feudi di San Gregorio, mentre Madame Evelyne Boizel che rappresenta la settima generazione di una grande casa vinicola afferma che il suo champagne ha carattere e che la sua dinastia ha cercato l'eccellenza. "Sono Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, un'azienda familiare che ha 30 anni di storia, e che produce circa 4 milioni di bottiglie con un fatturato dell'ordine di 26 milioni di euro. Da un anno abbiamo cominciato la distribuzione in Italia di uno champagne, della Casa familiare di grandissima storia che si chiama Boizel. La Maison Boizel è una Maison che ha 150 anni di storia, produce circa mezzo milione di bottiglie Chardonnay e Pinot nero in particolare nella zona dello Chardonnay. Il nostro compito da un anno è quello di valorizzare questi prodotti e di proporli al mercato italiano. La nostra scelta di distribuire uno champagne - ha proseguito capaldo - era legato alla volontà di rafforzare il legame con la nostra clientela e di proporgli un prodotto di eccellenza oltre ai nostri. E la scelta è ricaduta su Boizel perchè per noi ha l'identikit e la qualità che ci aspettiamo di poter comunicare ai nostri clienti". " Noi siamo un'azienda irpina al centro della Campania in provincia di Avellino, e lavoriamo da sempre - da quando abbiamo cominciato nel 1986 - le nostre varietà autoctone, quindi Fiano, Greco, Falanghina e l'Aglianico come varietà bacca rossa. Produciamo circa 4 milioni di bottiglie, il 60% sono bianchi e il 40% rossi. Da una decina d'anni sulla base di queste varietà produciamo anche una linea di spumanti metodo classico che negli ultimi anni è uno dei prodotti in cui l'azienda punta di più ed è anche un modo davvero gioioso di comunicare le nostre novità", ha spiegato Capaldo."Complessivamente - ha concluso Capaldo - la produzione è di 4 milioni di bottiglie, 4 etichette pesano per il 60-70% della produzione, 20 sono invece prodotti di nicchia, o legati ad un singolo vigneto, o legati ad un progetto sperimentale sulla varietà, o sono prodotti con una impostazione molto più ridotte, o di ridotte quantità: quello che noi raccontiamo di Feudi è questa doppia anima, una anima comunque che riesce a controllare qualità e quantità su una gamma di prodotti, e una anima molto attenta alle specificità dei singoli territoir, un'altra ampia gamma di prodotti dove riesce a portare il frutto specifico del vigneto nella bottiglia", ha detto infine.