Roma, (askanews) - Veronafiere ha presentato a Roma la prossima edizione di Vinitaly che si svolge a Verona dal 9 al 12 aprile, Askanews ha intervistato il direttore generale Giovanni Mantovani in vista della kermesse del vino. "Arriviamo da un 50esimo anno di Vinitaly che certamente è stato di grande soddisfazione per noi, ma anche per le aziende di vino", ha detto Mantovani."Sarà un Vinitaly che si è dato una serie di strumenti, direi delle 'antenne', delle modalità per ascoltare in profondità come il vino italiano cambia rispetto alle relazioni sui mercati, e come i mercati stanno cambiando: direi che un segnale ci è venuto in questi giorni dai dati che sono stati pubblicati proprio in questi giorni - ha sottolineato Mantovani - una crescita che è oltre il 4% ancora anno su anno: vediamo che poi questa crescita, se andiamo ad analizzarla, è una crescita che è fatta di tante bollicine in più, di vini spumanti, ma in realtà abbiamo una sostanziale tenuta dei vini fermi, quindi crescono molto meno rispetto al 4 e oltre per cento, ma soprattutto, se andiamo ad analizzare il mercato ci rendiamo conto che qualche mercato in termini di crescita ci sta dando quanche minore soddisfazione", ha spiegato ancora il direttore generale di Veronafiere."Siamo certamente leader negli Stati Uniti, siamo ancora leader in Germania, però la Germania e gli Stati Uniti - ha precisato - ci hanno dato un po' questa lettura, siamo ancora leader in Gran Bretagna, e nel Nord-Europa". "C'è questa Cina che ci tormenta, che ci tormenta - ha rimarcato Mantovani - lì bisogna fare qualcosa di straordinario, e credo che l'iniziativa che stiamo mettendo in campo con il Ministero del Commercio Estero e con il Ministero dell'Agricoltura, sia davvero importante"."Riannodare i fili con questa via della seta, con tante realtà, la via della seta arrivava fino a Venezia, non dimentichiamolo, e quindi - ha detto in ultimo - vorremmo che Verona fosse il nuovo terminale della via del vino".