Economia

Welfare e sanità, Fabris (Unisalute): nuova via pubblico-privato

 

Roma, (askanews) - Iniziativa di confronto sulle opportunità derivanti da una maggiore integrazione tra welfare pubblico e intervento privato, organizzata dal Gruppo Unipol, nell'ambito del progetto "Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali". Prendendo le mosse da due studi che hanno approfondito, da un lato, le modalità operative, strategiche e finanziarie attraverso le quali realizzare tale integrazione in campo sanitario e socio-assistenziale; dall altro, gli strumenti necessari per garantire sostenibilità e maggiore equità al sistema di welfare, anche attraverso un plafond unico di deducibilità per tutte le forme di welfare e l individuazione di nuove sinergie degli attori privati nel loro rapporto con il sistema pubblico.Il punto sulle riflessioni e sulle proposte per una nuova via integrata al welfare nelle parole del direttore generale di Unisalute Fiammetta Fabris:"Noi oggi stiamo assistendo ad una costante e continua problematica rispetto alla spesa sanitaria complessivamente intesa. Abbiamo 114 miliardi di spesa sanitaria, 34 miliardi invece di spesa out of pocket degli italiani", ha detto Fabris, sottolineando come "adesso potrebbe essere sperimentata una nuova modalità, specie in alcune aree specificamente volte al patrimonio del cittadino, per una forma di collaborazione con un privato organizzato, come quello di un'assicurazione, e il pubblico vero e proprio"."Si tratta in particolare di attività legate al sociale ed al socio-assistenziale e quindi ad aree di non autosufficienza e di gestione della domiciliarità dove poter esprimere in via attuale le nostre specifiche valutazioni come privato assicuratore ed anche come pubblico che in qualche modo ha già dimostrato in alcune situazioni negli anni di non potersi occupare a tutto tondo della salute del cittadino. Una forma nuova, come quella che stiamo proponendo adesso, può a nostro avviso salvaguardare il principio universalistico del servizio sanitario nazionale a cui noi teniamo e però prospettare anche forma organizzata di gestione nel lungo periodo", ha concluso Fiammetta Fabris.