Politica

Alla frontiera col Messico, Trump e il muro dividono la comunità

 

San Diego (askanews) - Col fucile in pugno quest'uomo sorveglia la sua proprietà alla frontiera tra Stati Uniti e Messico. Dai buchi nella recinzione passano la droga e i clandestini messicani diretti negli Stati Uniti. Almeno per ora: il timore dei migranti - che è anche la speranza di questo pensionato statunitense - è che Donald Trump sia eletto alla Casa Bianca.In un anno di campagna elettorale ha promesso un muro per rafforzare la sicurezza lungo la frontiera. Robert Maupin ci spera e lo voterà. Ma non tutti vedono nel muro una soluzione:"Oggi l'immigrazione illegale dal Messico ha toccato il punto più basso degli ultimi quindici anni", ha spiegato Michelle Mittelstadt dell'Istituto per gli affari pubblici e le politiche sull'immigrazione.In questo parco che sorge fra San Diego e Tijuana una barriera alta sei metri divide Stati Uniti e Messico fino all'Oceano. I Messicani espatriati negli States si ritrovano qui per parlare con i parenti che vivono oltre confine. Tutti loro temono Donald Trump. "Se costruisse un muro ci toglierebbe anche questa possibilità di vedere i nostri cari", dice Alejandro, che da anni vive negli Stati Uniti"Un muro non cambierà niente - sottolinea Yosiris - chi cerca una vita migliore userà ogni mezzo per trovarla". Nel prendere di mira i messicani durante la campagna elettorale probabilmente Trump si è alienato buona parte dell'elettorato ispanico. Basteranno un incontro col presidentre messicano Enrique Pena Nieto e un attesissimo discorso sull'immigrazione a far cambiare idea alla più grande comunità degli Stati Uniti?(immagini Afp)