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Battaglia di Mosul, Ashton Carter in Kurdistan per i dettagli

 

Bagdad (askanews) - La madre di tutte le battaglie irachene sarà lunga e complessa. Nel frattempo, la situazione intorno a Mosul, nel nord del paese, sta vivendo una fase estremamente fluida mentre si stringe la morsa delle forze governative e dei loro alleati.Il ministro della Difesa statunitense Ashton Carter è sbarcato nel Kurdistan iracheno per discutere con il leader curdo Massud Barzani l'offensiva per riprendere Mosul dalle mani dell'Isis mentre fonti del Pentagono hanno dichiarato che le unità militari peshmerga hanno praticamente raggiunto tutti gli obiettivi preliminari in vista dell'attacco.Gli analisti militari statunitensi hanno però rivisto al rialzo le stime sul numero di guerriglieri dello Stato islamico coinvolti nel fronte di Mosul. I miliziani di al Baghadi pronti a difendere sino all'ultimo la sede del cosiddetto califfato, proclamato sin dal giugno 2014, oscilla tra i 3.000 e i 5.000 all'interno della città e tra i 1.000 e i 2.000 nelle aree circostanti. Quanto basta per trasformare in un vero incubo un combattimento urbano casa per casa nella roccaforte islamista. Anche per questo l'assalto finale, secondo alcune indiscrezioni di fonte francese, non dovrebbe partire prima di un mese.Nel mezzo di questi preparativi, molte famiglie della zona cercano di fuggire dai luoghi che a breve dovrebbero diventare un terreno di scontro senza esclusione di colpi. Una delle destinazioni principali è il campo attrezzato di Qayyarah, sulla riva occidentale del Tigri, nella parte meridionale del Governatorato di Ninive, una trentina di chilometri a sud di Mosul.Nel frattempo, gli artificieri della Seconda divisione delle Forze d'intervento rapido iracheno stanno bonificando i territori abbandonati dall'Isis, disinnescando le trappole esplosive disseminate dai guerriglieri in ripiegamento."Stiamo avanzando secondo i piani, in coordinamento con le altre unità" spiega un ufficiale iracheno. Secondo i dati di intelligence di cui disponiamo, i miliziani dell'Isis stanno cambiando strategia e hanno messo nel mirino i nodi di transito e i civili. Hanno predisposto contenitori di gas mostarda per colpire i nostri reparti ma siamo preparati. Abbiamo maschere antigas e tutto l'equipaggiamento necessario per respingere attacchi con armi chimiche. Il grosso problema saranno i civili che non dispongono di questo materiale", ha concluso l'ufficiale iracheno.(Immagini Afp)