Politica

Forum economico di Yalta, 50 italiani tra imprenditori e politici

 

Yalta (askanews) - Un forum proibito ma non troppo. In Crimea, terra contesa e al centro dei giochi politici europei, si tiene il terzo Yalta International Economic Forum. Una piattaforma inventata da Mosca sul modello del Forum di San Pietroburgo e lanciata subito dopo la crisi ucraina e l'annessione russa della penisola sul Mar Nero, seguita al referendum del marzo 2014 non riconosciuto da gran parte dei Paesi occidentali.Quest'anno, la vera novità sono i panel dedicati all'Italia, dove sono comparse, nonostante le sanzioni, non soltanto le bandiere del nostro Paese ma anche politici e senatori della Repubblica. Una folta delegazione di oltre 50 persone, di cui fa parte anche il senatore Bartolomeo Amidei, capo gruppo della nona Commissione agricoltura e della 14esima commissione Politiche dell'Unione europea."Sono qui a rappresentare Forza Italia in questa occasione così importante per dare un segnale forte di quanto possano essere negative le sanzioni nei confronti della Crimea. Sanzioni che hanno creato grossi danni alla nostra economia, in senso lato. Particolarmente l'agricoltura ha pagato non solo in termini di fatturato ma anche di opportunità"Nella delegazione figurano anche i leghisti Stefano Valdegamberi, Roberto Ciambetti, Sergio Divina, il vice sindaco di Rovigo Ezio Conchi. Ma c'è anche il console onorario della Federazione russa nelle Marche Marco Ginesi, che spiega:"C'è una delegazione nutrita. Dal Veneto, da Bergamo, dalla Liguria, io vengo dalle Marche e ho una delegazione con me. Imprenditori italiani che nonostante l'atteggiamento della comunità internazionale hanno deciso di partecipare lo stesso, intuendo lo sviluppo che questi territori avranno in futuro".