Politica

Il Papa in Perù denuncia la corruzione e i peruviani applaudono

 

Lima, (askanews) - La denuncia della distruzione della foresta amazzonica e dei suoi popoli, ma anche un grido alto contro la corruzione che imperversa: il viaggio di Papa Francesco in Perù si è trasformato in un appello a tutto campo per combattere contro i mali endemici che affliggono questo paese sudamericano, ma anche molti dei paesi confinanti."Unire per difendere la speranza significa una maggiore cultura della trasparenza fra gli enti pubblici, il settore privato e la società civile, e non escludo le istituzioni ecclesiastiche. Lo sfruttamento in nero della miniere è diventato un pericolo che distrugge la vita delle persone. Boschi e fiumi sono devastati con tutte le loro ricchezze. Questo processo di degrado è promosso da realtà esterne alle strutture legali, che degradano tanti nostri fratelli, sottoponendoli alla tratta, nuova forma di schiavitù, al lavoro in nero, alla delinquenza e altre forme di sfruttamento che danneggiano in modo grave la loro dignità, e la dignità di questa nazione".Le parole del pontefice, che sono risuonate come macigni nelle stanze del potere, sono state invece applaudite come un risarcimento e una denuncia dai moltissimi peruviani accorsi ad ascoltarlo nella capitale, come Doris, una maestra, o Alexander, un ingegnere:"Mi è sembrato fantastico, perché è la verità: la corruzione deve scomparire, è l'unico modo per far andare avanti un paese"."È soprattutto una realtà che il paese sta vivendo adesso: è un male del Perù, più che altro, è arrivata a quasi tutti i livelli della società qui in Perù. È così purtroppo, ma spero che potremo cambiare".