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Iraq: l'esercito iracheno riconquista Kirkuk, curdi si ritirano

 

Kirkuk, Iraq (askanews) - Le forze irachene sono entrate nella sede del governatorato di Kirkuk, capoluogo dell'omonima provincia nell'Iraq settentrionale, ricca di petrolio e dal 2014 sotto il controllo del governo del Kurdistan iracheno. I peshmerga, le forze militari curde, hanno preferito ripiegare senza contrastare l'avanzata. L'intervento delle truppe di Bagdad segue il duro contrasto con le autorità curde che hanno organizzato un referendum per l'indipendenza della regione autonoma del Kurdistan."Grazie a Dio, non abbiamo dovuto scontrarci con i peshmerga dato che hanno preferito ripiegare nei loro territori e abbiamo potuto così entrare a Kirkuk in maniera pacifica", racconta un colonnello dell'esercito iracheno che ha preso parte alla riconquista della città."Kirkuk è territorio iracheno" sottolinea un ufficiale delle milizie sciite di mobilitazione popolare. "Per questo non abbiamo avuto alcun problema, lo Stato iracheno ha una strategia che copre tutto il paese. Ci sentiamo fratelli dei curdi e del popolo di Kirkuk".La riconquista governativa, che in 24 ore ha raggiunto quasi tutti gli obiettivi prefissati, è avvenuta praticamente senza colpo ferire, a quanto pare per le divisioni interne che lacerano i due grandi partiti curdi. All'arrivo delle forze irachene, molte famiglie curde sono fuggite dai loro quartieri, riparando nei territori del Kurdistan iracheno.Dopo il ritiro dei peshmerga, le unità militari irachene hanno anche ripreso il controllo di Bay Hassan e Havana, due dei più grandi campi petroliferi della regione di Kirkuk, a nord della città.Stupisce, e molto, invece, il silenzio di Washington sulla vicenda, complessa e delicata che potrebbe avere ripercussioni devastanti per l'assetto dello Stato iracheno. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha infatti affermato che gli Usa non si stanno occupando della crisi tra i curdi e il governo di Bagdad per il controllo della provincia irachena di Kirkuk."Non ci piace il fatto che si stiano scontrando. Non siamo schierati con nessuno dei due contendenti" ha dichiarato Trump in una conferenza stampa improvvisata nei giardini della Casa bianca. "Per anni abbiamo avuto ottime relazioni con i curdi, come tutti sanno, e abbiamo anche sempre appoggiato il governo iracheno anche se, a dirla tutta, non avremmo mai dovuto mettere piede laggiù. Ma in questa battaglia siamo equidistanti", ha concluso il presidente statunitense.