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Siria, meeting a Parigi. Kerry: dal regime crimini contro umanità

 

Roma, (askanews) - A Parigi si discute il futuro della Siria nella riunione internazionale con dieci paesi che sostengono l'opposizione siriana, Italia compresa. Sul tavolo l'emergenza umanitaria di Aleppo e la necessità di riprendere i negoziati sulla base della risoluzione Onu, bloccata dal veto russo e cinese.Si pensa anche a un altro centro ribelle siriano, Raqqa, dove un'alleanza di combattenti curdi e arabi, appoggiati dagli Usa, ha appena lanciato la "seconda fase" dell'offensiva per riprendere all'Isis la città "capitale" dell'autoproclamato stato jihadista.Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha detto che il regime del presidente siriano Bashar al Assad è colpevole di "crimini contro l'umanità" e ha esortato la Russia a mettere fine ai raid siriani. "Gli indiscriminati bombardamenti del regime violano le regole imposte dalle leggi internazionali, in molti casi sono crimini contro l'umanità, crimini di guerra che devono essere fermati".Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault ha dichiarato che l'opposizione siriana è "pronta a riprendere i negoziati con il regime senza pre-condizioni. Servono le basi per una vera transizione politica, i negoziati devono riprendere su basi chiare, nel quadro della risoluzione Onu".Intanto Aleppo Est, a lungo controllata dai miliziani dei gruppi che combattono il regime di Assad, è stata quasi interamente ripresa dall'esercito governativo. Sono cessate le ostilità in modo che i civili possano lasciare la citta, ha riferito il portavoce del ministero russo della Difesa, il generale Igor Konashenkov. Solo in un giorno sono stati evacuati più di 20mila civili, mentre oltre 1.200 militanti hanno deposto le armi.