Politica

Siria, oltre 9.300 morti dopo un anno di raid russi

 

Milano (askanews) - Berlino e Washington hanno condannato i bombardamenti da parte russa e del regime siriano di Bashar al Assad su Aleppo, definendoli degli attacchi "barbari". Il segretario di stato Usa, John Kerry, ha minacciato di sospendere i colloqui con Mosca se andranno avanti le azioni militarisulla parte di Aleppo in mano ai ribelli.Le Nazioni unite dicono che è in corso una catastrofe umanitaria mai vista, neanche nei cinque anni di brutale guerra in Siria. La Russia e Damasco hanno lanciato un'offensiva per riprendere Aleppo dopo che la tregua concordata da Mosca con Washington è finita rovinosamente.Nel frattempo, in occasione dell'anniversario dell'avvio della campagna russa in Siria, l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo, ha pubblicato i dati sulle vittime. Più di 9.300 persone di cui 3.800 civili, sono morti nei raid dell'aviazione russa in Siria, iniziati un anno fa a sostegno del regime di Assad. Dal 30 settembre del 2015, data in cui Mosca ha dato il via al suo intervento militare in Siria, i raid russi hanno causato la morte di 9.364 persone, 3.804 civili, 2.746 jihadisti dell'Isis e 2.814 membri di diversi gruppi ribelli che combattono contro il regime di Damasco.