Politica

Summit Nato: sì alla coalizione anti-Isis ma senza combattimenti

 

Bruxelles (askanews) - Un coordinatore per l'antiterrorismo e un impegno formale nei confronti della coalizione anti-Isis, ma senza partecipare direttamente ai combattimenti. Il summit della Nato a Bruxelles forse ha partorito un topolino e per questo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha cercato di aggiustare i cocci. La creazione nel quartier generale dell'Alleanza atlantica di una nuova cellula di condivisione delle attività d'intelligence e la nomina di un coordinatore delle attività antiterrorismo, per quanto utili, forse non si riveleranno decisive in questa guerra. Come la decisione di unirsi formalmente alla coalizione anti-Isis, rispondendo così a una delle richieste più pressanti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il caveat di una non partecipazione diretta ai combattimenti toglie infatti molto nerbo alla presa di posizione. In precedenza, Trump aveva sparato una terrificata bordata a palle incatenata contro gli alleati, morosi nei loro impegni finanziari. Dallo scranno più autorevole, nel corso del suo primo summit della Nato a Bruxelles, ha infatti accusato senza mezzi termini gli Stati membri di essere in debito di imponenti somme di denaro. Pur colpevoli rispetto alle accuse mosse dallo sgradevole creditore, gli alleati speravano invece, che il nuovo inquilino della Casa bianca ribadisse ufficialmente il suo impegno nei confronti dell'Articolo 5, quello sulle garanzie di difesa collettiva. E così a Stoltenberg non è restato altro che cercare di smussare asprezze e delusioni, cercando di salvare capra e cavoli: UPS 00.35 "Trump è stato chiaro riguardo al suo impegno nei confronti della Nato. Ma il presidente è stato anche molto chiaro nel messaggio inviato a tutti gli alleati rispetto alla promessa di aumentare le spese per la Difesa. È stato molto brusco, un discorso esplicito che gli abbiamo già sentito esprimere" ha dichiarato il segretario generale della Nato.