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Trump-Kim: "We'll meet again", come ne "Il Dottor Stranamore"

 

Roma, (askanews) - Un evento storico dall'indiscutibile valore simbolico che apre la strada alla speranza di superare la tensione nella Penisola coreana e in Estremo oriente, ma che lascia aperti anche molti interrogativi. Il presidente americano Donald Trump, parlando in conferenza stampa dopo il summit con l'omologo nordcoreano Kim Jong-un, ha assicurato che il processo di denuclearizzazione partirà "assai rapidamente" e si è detto sicuro che Kim intenda "fare la cosa giusta". Ma la dichiarazione firmata dai due è molto vaga, a partire dalla questione dei tempi, e la sua attuazione concreta è rinviata a ulteriori negoziati che, a detta di Trump, cominceranno già la prossima settimana sotto la guida del segretario di Stato Mike Pompeo, un personaggio chiave del dialogo con la Corea del Nord.Per ora, sottolineano gli esperti, al di là dell'incontro di persona - che potrebbe fare la differenza - non c'è nulla di più di quanto la Corea del Nord non abbia già ampiamente promesso in passato. Prima nel 1994, poi nel 2005 erano già stati raggiunti accordi, nessuno dei quali è stato mai realmente applicato. Ma Trump ha ribadito che vuole continuare la "diplomazia personale" con Kim e che lo inviterà alla Casa Bianca."We'll meet again", ci rivedremo, cantava Vera Lynn nella scena finale de "Il Dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba", il capolavoro di Stanley Kubrick del 1964 che affronta con humour noir il tema della guerra fredda. E per un'ironia della storia, proprio queste sono state le parole pronunciate da Donald Trump al termine del vertice: "Ci rivedremo".