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Usa, Obama grazia Chelsea Manning: sarà libera il 17 maggio

 

Washington (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso di cancellare gran parte della pena di Chelsea Manning, che in questo modo sarà libera il prossimo 17 maggio, dopo 7 anni di carcere duro. Nel 2010 l'ex analista dell'esercito (che allora era uomo e si chiamava Bradley, prima di cambiare sesso) è stata condannata al carcere per aver consegnato a Julian Assange, che poi li pubblicò su WikiLeaks, decine di migliaia di documenti segreti legati alla guerra americana in Iraq. Tra questi quelli che dimostravano le morti di civili avvenute in un attacco a Baghdad e tenute nascoste.Manning, 29 anni, arrestata in Iraq in una base militare americana, era stata accusata di reati contro la sicurezza nazionale e per questo avrebbe dovuto restare in prigione fino al 2045.La decisione di Obama - che arriva due giorni prima della fine della sua presidenza - rappresenta un importante passo.Soprattutto perché la trans ha provato due volte a suicidarsi e le sue condizioni di salute sono visibilmente deteriorate negli ultimi anni. Manning è detenuta nel carcere militare maschile di Fort Leavenworth in Kansas.Nei giorni scorsi la Casa Bianca aveva fatto trapelare di stare valutando la richiesta di commutare la pena avanzata dall'ex militare, mentre invece ha liquidato la richiesta di perdono presentata per conto di Edward Snowden, l'informatico che aveva rivelato il programma di spionaggio della National securtity agency, dando il via al Datagate. "Manning ha riconosciuto diaver agito in modo illecito. Snowden, invece, è fuggito nelle mani di unavversario e ha diffuso documenti molto più pericolosi per la sicurezza nazionale", ha detto Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca.Manning in Iraq ha lavorato come analista d'intelligence, cosa che le ha permesso di accedere a un network criptato con informazioni militari, rivelando gli abusi nei confronti dei detenuti iracheni.Soddisfatto Julian Assange ch,e in una nota affidata ai suoi legali ha dichiarato: per far prosperare la democrazia e lo stato di diritto, il governo dovrebbe immediatamente mettere fine a questa guerra agli informatori e agli editori come Wikileaks e me stesso".