Spettacoli

Amare è da incoscienti, Romeo e Giulietta all'Eliseo con Preziosi

 

Roma, (askanews) - In scena al Teatro Eliseo di Roma la storia degli innamorati più famosi al mondo "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare, diretta da Andrea Baracco e interpretata da tre beniamini del grande pubblico: Lucia Lavia nel ruolo di Giulietta, Antonio Folletto, "'O Principe" della serie Gomorra in quello di Romeo, e Alessandro Preziosi, alias uno "psichedelico" Mercuzio, amico dell'innamorato di casa Montecchi. "Ha quanto di più multicolor si possa desiderare nel farlo e nel vederlo, quello che mette in scena è abbastanza distinguibile dallo spettatore come una bipolare schizofrenica modalità con la quale articola sentimenti, emozioni, parole, denunce". Amore puro, rarefatto e senza condizioni. Lucia Lavia, una Giulietta razionale, innamorata di un amore concreto: "C'è un grande fraintendimento sul personaggio di Giulietta, Giulietta non è un personaggio smielato, né un ragazzina sprovveduta, è una ragazzina giovane, ma molto forte e che ha coscienza di sé, è conscia di quello che c'è intorno a lei"."Romeo è il contrario, assolutamente non razionale, almeno così abbiamo settato il personaggio con il regista - dice Folletto - Nella vita accade che improvvisamente ti viene data una mazzata tra capo e collo e che tu possa essere disposto a mettere in gioco tutto te stesso a perdere qualsiasi cosa". "Le gioie violente hanno violenta fine", scrive il bardo, consigliando "ama moderatamente: l'amore che dura fa così". Il regista Andrea Baracco: "Per amare forse bisogna sempre un po' rinunciare a se stessi, quindi c'è anche sempre un po' di morte nell'amore, come Romeo e Giulietta in quella famosa scena del balcone in cui Giulietta dice 'o Romeo, Romeo, perché tu sei Romeo', in realtà sta chiedendo a Romeo di rinunciare al suo nome, così come Romeo chiede a Giulietta di rinunciare alla sua famiglia"."Un inno all'amore assoluto. Credo che il consiglio che questo spettacolo dia di amare in maniera più responsabile perché l'irresponsabilità nell'amore crea dei danni irreparabili", conclude Preziosi.