Spettacoli

Capossela: localismi sono importanti, ma no a chiusura frontiere

 

Roma, (askanews) - "Non può essere che soltanto perché qualcuno in Inghilterra fa un referendum e la borsa crolla e tutto quanto per cui non ho più un cazzo e sono in una civiltà in cui se non hai niente non sei nessuno. Io devo avere qualcosa che va al di là di questo e vuol dire appartenere a una cultura con quello che vuol dire appartenere a una cultura. E intendiamoci bene: quello che è sbagliato è fare le separazioni delle frontiere, ma io penso invece che la burocrazia internazionale ci dovrebbe garantire la libera circolazione ma non dovrebbe darci invece l'omologazione del linguaggio. Non siamo tutti uguali. Io credo che i localismi, le particolarità siano qualcosa di importante". Lo ha detto il cantautore Vinicio Capossela, incontrando i giornalisti al termine del concerto alla Cavea dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, con il quale ha aperto il suo "Polvere Tour".