Spettacoli

"Il mondo sulle spalle", Beppe Fiorello e la lotta per il lavoro

 

Roma, 15 feb. (askanews) - Ne ha interpretati tanti Beppe Fiorello di uomini coraggiosi, persone normali che hanno compiuto imprese straordinarie e martedì 19 febbraio su Rai1 va in onda "Il mondo sulle spalle", diretto da Nicola Campiotti, sulla storia di Enzo Muscia. Muscia era direttore commerciale di un'azienda di Saronno che nel 2011 ha licenziato lui e tutti gli altri dipendenti. Lui ha ipotecato la casa, investito la sua liquidazione e ha riaperto l'azienda riassumendo alcuni vecchi colleghi.L'attore spiega: "E' una storia di provincia e resistenza, anche. Cioè resistere alla barbarie del lavoro che chiude da un giorno all'altro, dalla media impresa che sta crollando sempre di più, dal mercato in generale che è gestito un po' distrattamente dalle politiche. Enzo Muscia siamo molti di noi, cioè rappresenta veramente un pezzo del tessuto sociale di un Paese. Ci ha regalato il sogno e l'idea di non stare lì ad aspettare quando le cose non vanno bene ma muoversi, andare a cercarle. Lui l'ha detto in qualche intervista qualche tempo fa, ha detto proprio così: 'Io non ho atteso il lavoro, l'ho cercato, sono andato ad inseguirlo fino a riprenderlo e a riportarlo a me'."Nella fiction Fiorello mostra come Muscia si sia trovato ad affrontare parallelamente a questa impresa professionale anche un'altra durissima prova, visto che all'epoca aveva appena avuto un figlio con un grave problema di salute. "Lui ha saputo tenere tutte e due le redini in mano, il lavoro e la famiglia, la vita".Rimane ancora in stand by, invece, la fiction "Tutto il mondo è paese", ispirata al modello Riace e alla storia del sindaco Mimmo Lucano, sospesa temporaneamente dalla Rai. Beppe Fiorello spiega: "Sento che il film è ancora vivo, è vivo, la Rai sostiene ancora il film, ma come sapete già, e lo sapete tutti, il film per andare in onda deve attendere anche, speriamo presto, la chiusura di un percorso giudiziario che va rispettato, quindi stiamo aspettando tutti. Mimmo lo sento, come fosse un amico fraterno. Ci sentiamo, è un uomo detrminato, pronto a ricominciare. Ma lui sta continuando".