Spettacoli

Location e creatività, Italia meta ideale per film e serie tv

 

Roma, (askanews) - L'Italia, le sue bellezze e le sue professionalità si aprono sempre di più al mercato estero. Ci sono tante eccellenze da valorizzare e mettere a disposizione delle produzioni internazionali ed è importante farle conoscere. Lo si è ricordato in uno degli incontri di Mia, il Mercato internazionale dell'audiovisivo, al Planetario di Roma. "The Italian Journey", un viaggio tra l'arte, i luoghi magici che possono essere lo sfondo di tanti film e serie tv, parliamo ad esempio di 3180 castelli e 240 siti archeologici, e delle nuove modifiche relative agli strumenti finanziari, come il tax credit, che attraggono ogni anno più produttori e finanziatori stranieri offrendo molti vantaggi, come ha sottolineato Nicola Borelli, direttore generale cinema del Mibact, che ha ricordato anche l'impegno del governo con la nuova legge, in via d'approvazione nelle prossime settimane, che aumenta i finanziamenti del 60% per il cinema e l'audiovisivo.Per Marco Follini, presidente dell'Apt, Associazione Produttori Televisivi, si celebra il talento italiano proprio in una settimana di grandi novità televisive, con le due serie "I Medici" e "The Young Pope". "Sono produzioni italiane ma con una forte caratura internazionale, esprimono lo slancio di rivolgersi a un mercato molto più largo del piccolo mercato domestico".E cinema e tv vanno sempre più a braccetto come si evidenzia in questa seconda edizione di Mia. "Cinema e tv hanno molti punti di incontro e una naturale tendenza a convergere, ma ci sono anche distinzioni che vanno marcate e mi pare che questa edizione si tiene su questo equilibrio di cinema e Mia tv che è una pagina nuova che è stata introdotta".Oltre alle location c'è tutto un settore artigianale e creativo italiano che può mettersi a disposizione e il cui valore è già riconosciuto in tutto il mondo, premiato con Oscar, Emmy Awards e Bafta. Dai costumisti Alessandro Lai e Carlo Poggioli che hanno mostrato le loro creazioni per "I Medici" e "The Young Pope" a Laura Nobile della leggendaria sartoria Tirelli. Tutti hanno vestito le star più famose e la sartoria, dal '64 ad oggi, ha realizzato oltre 170 mila costumi, lavorando moltissimo con americani e inglesi, una su tutte la pluripremiata serie "Games of Thrones".Eccellenze anche nel make-up con Manlio Rocchetti premio Oscar come truccatore per il film "A spasso con Daisy" che ha creato parrucche leggendarie per il cinema e la tv. "Il modo di far parrucche è cambiato oggi le parrucche sono molto più belle e realistiche al massimo, per esempio quelle fatte per il film di George Clooney, 'The American', l'attrice aveva 4 parrucche e nessuno si è mai accorto che avesse una parrucca, nemmeno il regista, non le vedeva proprio". "Una parrucca quando è bella non si deve vedere"."Mi hanno rimproverato una volta su un film di De Niro che era 'Gli intoccabili' perché si vedeva una calotta. In realtà non c'era alcuna calotta, ma un naso finto.... E nessuno lo ha visto".Ma secondo Rocchetti non si fa abbastanza per promuovere il nostro lavoro all'estero. "Sono contento di quello che ho fatto e abbiamo fatto, potrei fare di più se ci fosse qualcuno che potesse spingere il nostro lavoro".