Spettacoli

Lucrezia della Rovere: "Picasso macchiava le lenzuola col colore"

 

Roma, (askanews) - "Dove tutti vedono un nano da evitare, io vedo Toulouse Lautrec. E se una tizia ad occhi bassi schiacciata contro un muro dice mi chiamo Gabriel, ma tutti quanti mi chiamano Cocò". Siede su un grande trono verde Misia Sert, l'Ape regina dei geni, interpretata da Lucrezia Lante della Rovere in scena al Piccolo Eliseo a Roma (fino al 13 novembre).L'affascinante mecenate di inizio Novecento era una pianista di talento, che scoprì Coco Chanel e tanti altri geni e letterati dell'epoca."Questo bicchiere è per Picasso, questo è per Proust", dice Misia alzando il calice. Il suo salotto parigino era infatti frequentato da Toulouse Lautrec e Renoir, che ne hanno lasciato diversi ritratti, ma anche da Debussy, Ravel, Stravinsky, Paul Morand, Picasso e Proust."Chi era Misia sert. E' stata una di quelle donne, di quelle personalità straordinarie, con una grandissima forza, con un grandissimo talento, molto trasversale, e tutto questo avveniva nell'ambito dei salotti culturali tanto è vero che lei era la regina dei salotti", ha spiegato.Il suo talento era "saper annusare il talento", come ha fatto Lucrezia della Rovere credendo in "Io sono Misia", basato su un testo inedito del poeta Vittorio Cielo e diretto da Francesco Zecca, e sostenuto da Marina Lia e la sua Fondazione Devlata. Ma Cos'era l'amore per Misia?"Lei diceva 'gli uomini vanno torturati delicatamente, perché altrimenti tortureranno te, evitati sapientemente ma non troppo'. All'inizio dice che Picasso lasciava miracolosamente le lenzuola macchiate di colore. Poi diceva 'lo dicono le sue devote amanti', non lo dico io", ha rivelato."Giocava sempre con questa ambiguità. Lo stesso rapporto che ha avuto con Coco Chanel, era un rapporto, anche lì pare, molto ambiguo, molto conflittuale, chissà...", ha concluso. Alla prima dello spettacolo molti i volti noti e le personalità: oltre alla madre dell'attrice, Marina Ripa di Meana, i giornalisti Giuliano Ferrara e Marco Travaglio, l'attore Alessio Boni, Tosca D'Aquino e la comica Dodi Conti (COP ELISEO 7.22).