Spettacoli

Manuel Agnelli dà voce a Caravaggio: artista tormentato come me

 

Roma (askanews) - E' Manuel Agnelli a dare voce ai pensieri e ai tormenti del grande artista nel film "Caravaggio - l'anima e il sangue", nei cinema il 19, 20 e 21 febbraio. La produzione Sky girata in 8K racconta attraverso i quadri, documenti originali, approfondimenti di esperti come il professor Claudio Strinati, scene evocative e simboliche, la complessa esistenza di quel genio della pittura.Il musicista e presentatore di X Factor ha accolto con entusiasmo questa nuova sfida: "E' stata sicuramente una cosa stimolante, io all'inizio l'ho presa con grande leggerezza, come un divertimento, poi è diventato chiaramente difficile farlo, tecnicamente, perché era una cosa nuova, però è sempre un modo di usare la voce per esprimere delle emozioni, che è una cosa che ho fatto per tutta la vita".Agnelli è rimasto affascinato dalla complessa personalità del maestro delle luci e delle ombre: "Le sfumature, il fatto che fosse contraddittorio, il fatto che avesse una personalità contraddittoria forse è la cosa più... Oggi si cerca a tutti i costi la coerenza, anche a livelli sciocchi secondo me, e lui non lo era. E questa è una cosa bella perché dimostra che puoi esprimere delle cose molto grandi anche senza tutta questa coerenza.Con Caravaggio sente una particolare affinità: "Forse il desiderio di sincerità, anche nei confronti di se stesso, che non vuol dire nelle opere, lo dice lui stesso che la pittura è fatta di inganni alla fine, ma nella sua visione. La sincerità nella sua visione, nel perseguire la sua visione a costo di correre dei rischi pazzeschi. Questo me lo rende chiaramente un personaggio ammirabile.. E da un altro punto di vista forse il fatto che fosse contraddittorio e tormentato, sono caratteristiche anche del mio carattere".Secondo il cantante degli Afterhours è difficile paragonare un artista come Caravaggio ad un qualsiasi genio della musica. "Arrivare a quel tipo di posizione nei confronti dell'arte credo che sia una caratteristica di quel periodo storico, che poi non si è quasi più ripetuta. Forse nella Bohème abbiamo avuto personaggi che rischiavano la vita per la propria arte, però difficilmente avevano quella grandezza lì".Il film è stato girato a Milano, Firenze, Roma, Napoli, la Sicilia, Malta e in oltre 15 luoghi d'arte. Le opere pìù importanti sono illustrate e spiegate con grande chiarezza, ne viene esaltata l'originalità e la potenza espressiva. Anche Agnelli ha un suo quadro preferito, tra i tanti di Caravaggio: "Il ragazzo morso dal ramarro, lo dico sempre perché è pieno di r nel titolo".