Spettacoli

Premio De Andrè a Bandabardò: "Stentiamo ancora a crederci"

 

Roma, 23 nov. (askanews) - "Ci danno il premio De Andrè per la miglior reinterpretazione dell'opera del maestro, sono cose che stentiamo ancora a credere, sono cose più grandi di noi".Così Erriquez, ovvero Enrico Greppi, leader dei Bandabardò, commenta emozionato l'assegnazione della targa "Quelli che cantano Fabrizio" (già "Premio per la reinterpretazione dell'opera di Fabrizio") che gli sarà conferita a Roma il 24 novembre durante la serata del Premio Fabrizio De André all'Auditorium Parco della Musica. Il riconoscimento arriva proprio nell'anno in cui i Bandabardò festeggiano i 25 anni di carriera che saranno celebrati con una grande festa con tanti ospiti il 7 dicembre al Nelson Mandela Forum di Firenze."Siamo partiti senza un progetto di diventare famosi, volevamo suonare e capire se poteva diventare il nostro lavoro, per 4 o 5 anni, lo speravamo - ha raccontato - e dopo 25 anni ti trovi il più grande premio che ci potevano dare, De Andrè è uno dei pochissimi artisti che unisce tutta la banda, forse come lui ci sono solo i Beatles, perché già sui Puink Floyd non siamo tutti d'accordo. E sentirsi premiare dal comitato del premio per noi è una cosa troppo grande. Ora ci manca solo il premio Beatles per i 50 anni del gruppo".