Spettacoli

"S is for Stanley", dal David alle sale le fragilità di Kubrick

 

Roma (askanews) - Dopo aver vinto il David di Donatello arriva nei cinema come evento speciale il 30 maggio "S is for Stanley", il documentario di Alex Infascelli che racconta la strordinaria storia di amicizia fra Stanley Kubrick e Emilio D'Alessandro, il suo autista personale, emigrato da Cassino in Inghilterra negli anni Sessanta, che lavorò per 30 anni al fianco del grande regista. Confidente, assistente, sempre dietro le quinte, quest'uomo è stato il pilastro a cui il più geniale dei registi si appoggiò, dal set di "Arancia meccanica" fino alla sua morte."Emilio è sconvolgente perché è una persona granitica. E' una persona di una riservatezza impressionante, rispetto a Stanley, ma anche proprio rispetto ai propri sentimenti. Invece questa figura assolutamente indistruttibile, chiusa, ermetica, irremovibile, nascondeva una fragilità immensa, un'umanità straziante, al punto che si è dovuto mettere accanto una persona come Emilio, proprio a scudo dal resto del mondo".Ad Emilio Kubrick affidava la cura dei genitori in visita dagli Stati Uniti, gli lasciava mille biglietti per occuparsi dei suoi cani, dei suoi conti, dei suoi attori, e lo inseguiva con mille telefonate, quasi come un innamorato, per assicurarsi che fosse sempre accanto a sé. Di 30 anni di vita e cinque capolavori del cinema D'Alessandro conserva ricordi e memorabilia."Per me è stato sconvolgente avere la possibilità di raccontare questa storia attraverso non le immagini dei film di Kubrick e un racconto biografico ma delle testimonianze così terrene, quotidiane". Ora Infascelli tornerà al cinema con il film "Piccoli crimini coniugali", con Margherita Buy e Sergio Castellitto, tratto da una pièce di Eric-Emmanuel Schmitt."E' un film molto parlato, perché si svolge in un'unica giornata di questa coppia. Ho due attori, un dialogo e una storia d'amore che si sfalda... Da Stanley vado a finire in un'altra storia d'amore, però questa è diversa".