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Roberto Re parla ad Affaritaliani.it dei casi Douglas Costa e Fenati

 

 

Di Giordano Brega

"L’episodio di Douglas Costa che sputa all’avversario è l’ennesimo episodio dell’atleta che all’improvviso – come si suol dire – ‘gli si chiude la vena’ e fa un qualcosa di assolutamente sconsiderato e senza senso. Prima di lui, Fenati e Serena Williams nella finale dello Us Open...". Roberto Re, il numero uno dei coach italiani, spiega ai microfoni di Affaritaliani.it come sia possibile che grandi campioni compiano errori così gravi "che finiscono per danneggiare le loro prestazioni e la loro immagine". Questi atleti "sono sottoposti a una pressione incredibile. Noi diamo per scontato tutto... sono campioni, guadagnano un sacco di soldi e dovrebbero saperla gestire questa pressione. Verissimo. Però la pressione a cui sono sottoposti è davvero fuori dalla norma". Ormai tra media, social network "un'atleta di un certo livello non ha più vita privata. E nient'altro intorno a sè che incredibili aspettative da parte di tifosi, giornali. Non gli è permesso di sbagliare" E tutta questa pressione 'se non si è imparato a gestirla, genera poi le esplosioni che abbiamo visto".  Roberto Re sottolinea un punto fondamentale: "In un mondo dello sport che sempre di più richiede la capacità di gestirsi mentalmente ed emozionalmente questa probabilmente, tra le aree che un'atleta allena - e allena quotidianamente - per tutti gli anni della sua carriera, è quello a cui viene data minore attenzione. Si guarda sempre più al fisico, alla tecnica, alla tattica, agli strumenti che servono all'atleta per il proprio lavoro. Ma ancora troppo poco c'è una preparazione mentale adeguata. E un allenare e insegnare all'atleta a gestirsi emozionalmente e mentalmente". E inoltre...

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