Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Attentati a Bruxelles, 4 jihadisti in fuga. Dovevano essere in carcere

Intercettati i latitanti: "Colpiremo ancora"

fratelli kamikaze attentato bruxelles
I fratelli kamikaze di Bruxelles puntavano alla centrale nucleare di Liegi

Non è solo uno l'uomo in fuga da Bruxelles. La cellula è molto più vasta e potrebbe colpire ancora. Forse un 2° uomo nella metro. E i fratelli kamikaze puntavano alla centrale nucleare di Liegi.

Attentato a Bruxelles, quattro jihadisti in fuga

La caccia all'uomo non sarebbe singola. Non si ricerca solo l'uomo col cappellino nero la cui identità è per ora sconosciuta. Stando alle ultime informazioni i componenti della cellula sarebbero molti di più. I terroristi in fuga sarebbero almeno 4. Il timore è che i latitanti possano colpire ancora. Anche perché le conversazioni intercettate negli ultimi mesi rivelano che il piano dell'Isis è quello di fare molteplici attentati.

Forse un secondo uomo accompagnava kamikaze nella metro 

C'era un secondo uomo a Bruxelles nell'attacco kamikaze nella metro, un uomo che accompagnava Khalid el Bakraoui: e' quanto risulta all'emittente RTBF. Khalid El Bakraoui -il 27enne fratello di Ibrahim, il kamikaze nell'aeroporto di Zaventem- si e' fatto esplodere in un vagone della metro all'altezza della stazione di Maalbeek, a poche centinaia di metri dalle istituzioni comunitarie, causando almeno 20 morti e piu' di cento feriti. Ma secondo RTBF, insieme a lui, la mattina di martedi' scorso, c'era anche un altro uomo che ha partecipato alla strage: e' stato ripreso dalle telecamere di vigilanza con una grande borsa. Al momento pero' le autorita' non sanno ne' la sua identita', ne' se sia morto o se si sia dato alla fuga.

I fratelli-kamikaze puntavano a centrale nucleare  

Tra gli obiettivi dei fratelli Bakraoui, due dei tre kamikaze in azione a Bruxelles, c'era la centrale nucleare di Liegi. Lo sostiene il quotidiano belga Le Dernere Heure, secondo cui i due kamikaze (Ibrahim si e' fatto esplodere a Zaventem; Khalid nella metro di Maelbeek) sono i due che rubarono la telecamera nascosta nella casa del direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare belga. Il video fu trafugato poco dopo gli attacchi di Parigi e questo confermerebbe il collegamento tra gli attentati in Francia, Belgio e Siria. Il video, che dura una decina di ore, fu sequestrato a dicembre a casa di uno dei sospetti degli attentati, Mohamed Bakkali. E il 17 febbraio, per garantire la sicurezza della centrale nucleare le autorita' belghe decisero di schierare 140 militari attorno alla centrale.

ECCO CHI ERANO I KAMIKAZE DI BRUXELLES

Sono stati identificati tutti e tre i kamikaze che si sono fatti esplodere all'aeroporto di Bruxelles e nella metropolitana. In un primo momento sono stati identificati i fratelli El Bakraoui: Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e Khalid che invece si è ucciso nella metropolitana. La polizia ha identificato nel terzo uomo, secondo kamikaze dell'aeroporto, Najim Laachraoui, già ricercato per gli attentati a Parigi. A quanto riportato dalla tv francese iTélé l'attentatore sarebbe stato identificato dal Dna. Ventiquattro anni, nato ad Anderlecht  è considerato l'artificiere del gruppo, e avrebbe allestito anche gli ordini usati negli attentati di Parigi. Era ricercato dal 4 dicembre, fermato - sotto la falsa identità di Soufiane Kayal - ai primi di settembre al confine austro-ungarico in compagnia di Salah Mohamed Abdeslam e Belkaid. L'identificazione risale a due giorni fa: il suo Dna era sulle cinture esplosive utilizzate al Bataclan e allo Stade de France, il 13 novembre scorso. Khalid El Bakraoui ha attivato la bomba mentre si trovava nel secondo vagone di un treno che proveniva dalla stazione di Schuman (che serve direttamente le sedi della Commissione europea e del Consiglio europeo, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di Arts-Loi. Come anticipato da Repubblica i fratelli El Bakraoui, 27 e 30 anni, pregiudicati per rapina e già ricercati per legami con la rete terroristica coinvolta negli attacchi di Parigi, sarebbero i due terroristi sfuggiti al blitz delle forze speciali nell'appartamento di Forest, quartiere multietnico nell'ovest di Bruxelles.

LA POLEMICA TURCHIA-BELGIO 

Il presidente turco Erdogan ha dichiarato che Ibrahim El Bakraoui "in giugno era stato arrestato in Turchia e poi deportato in Belgio ma le autorità belghe lo avevano rilasciato poco dopo. Non aveva legami col terrorismo". Smentisce il ministro della Giustizia belga, Koen Geens: "Non fu estradato dalla Turchia al Belgio ma verso i Paesi Bassi". A quel tempo, ha aggiunto il ministro, Bakraoui "non era noto in Belgio per terrorismo, ma era un criminale comune in libertà condizionata". Il presidente turco Recep Tayyip Edrdogan ha dichiarato oggi di aver avvisato all'epoca le autorità belghe che Bakraoui era un 'foreign fighter'. Rispedito in Olanda, sarebbe poi stato rilasciato su indicazione del Belgio. Il New York Times ha rivelato che l'Interpol aveva diramato un'allerta "di livello rosso" a tutte le polizie del mondo per Khalid, ricercato in Belgio dallo scorso agosto per terrorismo. Nei registri dell'Interpol si legge che era nato il 12 gennaio 1989, aveva la doppia cittadinanza belga e delle Bahamas, parlava francese e arabo. Il Ny Times aggiunge che non compare un avviso di livello rosso per il fratello Ibrahim.


Error processing SSI file
Zurich Connect

Zurich Connect ti permette di risparmiare sull'assicurazione auto senza compromessi sulla qualità del servizio. Scopri la polizza auto e fai un preventivo

casa, immobiliare
Advertisement

Abiti sartoriali da Uomo, Canali

Dal 1934 Canali realizza raffinati abiti da uomo di alta moda sartoriale. Scopri la nuova collezione Canali.


RICHIEDI ONLINE IL TUO MUTUO
Finalità del mutuo
Importo del mutuo
Euro
Durata del mutuo
anni
in collaborazione con
logo MutuiOnline.it