Confindustria,Andrea Illy tirato per la giacca.Mosse per indebolire i lombardi
La partita per la presidenza. Da Trieste...
“La candidatura di Andrea Illy alla Confindustria? Non è una cosa che arriva da noi”, dice ad Affaritaliani.it una stretta collaboratrice del presidente del colosso triestino del caffè contattato in merito alle indiscrezioni su una volontà dell’imprenditore giuliano di voler correre per la presidenza di Viale dell’Astronomia.
La risposta che arriva da Trieste conferma le interpretazioni di quanti nel Sistema dell’Aquilotto, che conoscono bene Andrea Illy, hanno immediatamente letto il rumor come una fake news, qualcosa fatto circolare stamane da Roma da qualcuno che, proprio come commenta il fratello Riccardo, ex sindaco e presidente della Regione FVG, sta tirando l’imprenditore per la giacca. Voce che in realtà non rispecchia per il momento le reali intenzioni di Andrea Illy, impegnato piuttosto nella presentazione di un piano strategico economico di lungo periodo per l’Italia, programma che ha il supporto del World Economic Forum e appena sottoposto all’Anci (associazione dei comuni italiani). Un piano che il prossimo 23 di gennaio verrà illustrato dallo stesso Illy alla business community internazionale sul grande palcoscenico di Davos, in Svizzera.
Insomma, tradotto, ad Illy la presidenza di Confindustria non interessa. Chi è allora che lo vorrebbe in campo con veline ad hoc? I maligni dicono che è l’ennesimo tentativo di qualche potere forte confindustriale di voler indebolire le due candidature lombarde che promettono di arrivare a Roma e rivoluzionare la struttura.
Chissà se affronteranno l’argomento stasera in via Veneto a Roma, dove ha sede la foresteria di Confindustria, Vincenzo Boccia, i vicepresidenti e i presidenti dei comitati tecnici dell’associazione riuniti, dopo il comitato di presidenza di questo pomeriggio, per la cena e il tradizionale scambio di auguri natalizi. Appuntamento a cui parteciperà anche il presidente del Sole 24 Ore Edoardo Garrone, assieme a Licia Mattioli, uno dei principali indiziati per la corsa alla presidenza.
Escludendo dunque la candidatura confezionata ad arte di Illy, nel Sistema i concorrenti che stanno sondando il consenso delle categoria e territoriali sono quattro: il bresciano Giuseppe Pasini, il milanese Carlo Bonomi, la torinese Mattioli ed il modenese Emanuele Orsini. Nelle ultime ore è circolata anche l’indiscrezione su una proposta nata fra gli imprenditori in terra lombarda e che sarebbe a conoscenza anche del presidente della Confindustria Lombardia Marco Bonometti per evitare la spaccatura tutta regionale fra Bonomi e Pasini.
In che modo? Proporre ai due un ticket diverso da quello raccontato ieri da Affaritaliani.it fra Mattioli e Orsini e che risolverebbe il grande rebus del Nord: Mr Feralpi cioè correrebbe per la presidenza, mentre Bonomi, mettendo a frutto le sue skill manageriali, potrebbe avere un ruolo di consigliere delegato, andando in viale dell’Astronomia per occuparsi di mettere mano alla confederazione e renderla più efficiente.
E’ vero? Bonometti non ha mai sentito parlare di questa proposta e fonti vicinissime a Bonomi hanno definito l’ipotesi folle e destituita di fondamento. L'avvelenamento dei pozzi è solo all'inizio.
@andreadeugeni
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