I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano hanno proceduto all'esecuzione di 20 perquisizioni, a Milano e in altre province del centro-nord Italia, nei confronti di persone fisiche e giuridiche e di sei siti internet che gestivano le c.d. "aste al ribasso" online. Le indagini hanno permesso di fare luce su un fenomeno di recente diffusione su internet attraverso il quale vengono messi all'asta, fra gli utenti della rete, dei premi: "il vincitore risulta colui che effettua l'offerta unica più bassa, ossia la più bassa fra tutte quelle presentate dai partecipanti e che risulta essere anche l'unica di quell'importo. Chi partecipa, per ogni puntata effettuata, deve però pagare un corrispettivo minimo, in genere del valore di due euro". Questa la spiegazione fornita ad Agicos dal tenente colonnello Nieddu, a capo delle operazioni. "Si instaura un meccanismo di gioco perverso. Un meccanismo che presenta elementi aleatori, e pertanto assimilabile a scommesse o lotterie. Per astratto è riconducibile alle attività per le quali è necessario possedere una concessione dei Monopoli di Stato. In questo modo - ha poi concluso Nieddu - sarebbe possibile anche sviluppare una rete di controllo efficace".
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