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Marketing
Huddle, la non-conferenza di Mindshare sul futuro dei media

La comunicazione fa "capannello". Questa è la traduzione letterale di Huddle, l'evneto che Mindshare ha portato per la prima volta in Italia il 22 novembre. "Una non-conferanza", come l'ha definita il ceo di Mindashare Roberto Binaghi, per condividere idee e spunti sull’evoluzione di media, digitale e creatività.

Cos’è Huddle

Nessuno schema e porte aperte alle menti più brillanti di media, tecnologia e cultura. Questo è Huddle secondo Mindshare. Per capire dove ci condurranno le innovazioni, e cosa significano per le marche; quali tendenze plasmeranno la cultura popolare; cosa ne è del tempo tra lavoro e tecnologia; quanto conta la velocità nella vita di tutti i giorni e come aiuta a lavorare meglio insieme; quanto l’attenzione dei consumatori per tutto ciò che è innovativo guidi ormai Ricerca & Sviluppo delle aziende;  cosa produce il tentativo di umanizzare la tecnologia e come il virtuale può raccontare meglio il reale.

E ancora: è vero che l’orizzonte, ormai, non ha più limiti? e dove può portare la strada dell’Industry 4.0?

Intorno a questi e molti altri temi si sono alternate le conversazioni, senza alcuno schema, ma solo un palinsesto personale di occasioni tra cui fare zapping, muovendosi tra l’una e l’altra area, allestita in quello che per un giorno è diventato il campus dell’innovazione di Mindshare.

“Il mondo della comunicazione sta cambiando a gran velocità e Mindshare vuole trarne il maggior vantaggio competitivo per i clienti", afferma Binaghi. "Così è nato Huddle, una giornata per essere coinvolti in prospettive del tutto nuove, partecipare a stimolanti dibattiti, fare domande, contribuire alla discussione. E' una ‘non-conferenza’: ognuno infatti ha potuto scegliere quali interventi seguire, condividendo i contributi di ospiti dalle esperienze più varie, ciascuno dei quali ha portato in Huddle la sua visione del futuro. Un modo nuovo e diverso di fare le cose coerente con la nostra filosofia”.

Chi c’era a Huddle 2016

Tecnologia, giornalismo, televisione, innovazione digitale sono stati al centro di un palinsesto composto da 24 interventi che si sono alternati nel corso della giornata in 4 aree tematiche ricavate all’interno degli uffici di Mindshare. Gli ospiti e partecipanti hanno avuto a disposizione due Experience Room curate da Google e Ubisoft dove fare nuove scoperte.

Hanno partecipato i colossi che stanno guidando la rivoluzione digitale, da IBM con Luca Altieri, Nicola Palazzo e Alessandro Zonin, rispettivamente Director of Marketing, Communications and Citizenship Italia,  Cognitive Solution Leader Italia, Social / Digital Media Strategy Leader, a Facebook con Emmanuel Dollé Sales and Client Solutions Director Southern Europe; da Google con Tilke Judd,  Product Manager Google Research Team EMEA, e Irene Montone, Branding Agency Head, a una delle agenzie più creative sulla scena europea, 72andSunny con Carlo Cavallone Executive Creative Director & Partner; da Amazon con Philip Missler e Michele Giliberti, rispettivamente Director Amazon Media Group Germania e Head of Amazon Media Group Italia, a TIM con Francesca Reich Consumer Digital Market Director.

Le grandi firme del giornalismo e gli esperti di public affair hanno portato la loro riflessione su come siano cambiati informazione e relazioni con i media e come siano destinati a cambiare ancora: Gianluigi Paragone, La7, ha affrontato la trasformazione dirompente della TV; Toni Muzi Falconi Senior Counsel Methodos e co-fondatore di DigiDig, ha presentato un progetto di lobbying affinché gli algoritmi possano diventare ‘spazio pubblico’ e Beppe Severgnini, Virgin Radio, ha condiviso i suoi ‘Consigli sul giardinaggio delle idee’.

I giornalisti sportivi hanno portato l’attenzione sull’innovazione in contesti allargati, da Massimo Caputi, Il Messaggero, a Pierluigi Pardo di Mediaset Premium, mentre Andrea Monti, direttore  Gazzetta dello Sport ha dialogato con il coach Dan Peterson.

I migliori specialisti del presente e del futuro della televisione: Mera Rotev Naaman Head of Verizon Ventures Israel and Nautilus by AOL; Alessandro Militi Vice President Marketing & Sales Fox; Giampaolo Tagliavia Chief Digital Officer RAI; Remo Tebaldi Direttore Canali Sky.

I massimi esperti dell’innovazione digitale in Italia hanno portato il loro punto di vista su cosa significhi fare innovazione nel nostro Paese. Antonio Converti Amministratore Delegato Italiaonline, è intervenuto sul tema dell’Industry 4.0; Luca De Biase, Direttore di Nova/Il Sole 24 Ore, e Massimo Russo, Direttore Generale Divisione Digitale del Gruppo L’Espresso, sulle implicazioni dell’informazione declinata in versione digitale e social; Francesca Parviero Digital HR Strategist, Senior Partner BigName & Official Linkedin EMEA Talent Solutions Partner, sull’idea di essere permanentemente ‘in beta’ per l’innovazione professsionale e delle organizzazioni. 

Gli ospiti di Huddle hanno anche potuto incontrare gli alfieri di alcune delle nuove realtà digitali più interessanti apparse sulla scena italiana: Luca Di Cesare Managing Director SmartClip; Andrea Febbraio Co-founder Teads; Mary Franzese, Co-founder & CMO Neuron Guard; Ugo Parodi Giusino Founder & CEO Mosaicoon, start-up che rende virali i video ed è stata premiata come una delle società più innovative in Europa. 

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