Sangue in Vigilanza Rai: La Lega vuol far fuori Freccero, che litiga con Vespa
La guerra segreta tra Lega e m5s per gli spazi Rai in vista delle Europee crea scompiglio tra il direttore di Rai2 e il re di Porta a Porta
Showdown in Vigilanza Rai. Potrebbe intitolarsi così il "Western" che ha visto il cavaliere solitario Carlo Freccero, direttore di Rai2, parare i colpi del consigliere Tiramani della Lega, che ha sottolineato gli ascolti bassi della nuova gestione.
Ovviamente il Carroccio vorrebbe una Rai il più orientata possibile verso il colore verde, e sempre meno tinta di giallo, specie ora che il M5s sembra procedere in groppa a un ronzino zoppicante mentre il cavallo del capitano Salvini galoppa con il vento a favore alla conquista di sconfinate praterie di consensi.
Freccero, dal canto suo, si è ribellato alle accuse di Tiramani e ha tuonato: "Se volete le mie dimissioni, ditelo espressamente", rinviando al mittente tutte le imputazioni di "favoreggiamento" ai grillini.
Nella diatriba è stato chiamato in causa anche Bruno Vespa, reo - secondo Freccero - di essersi opposto alla messa in onda di Popolo Sovrano il mercoledì sera per non creare sovrapposizione con Porta a Porta su Rai1. All'accusa di essere una sorta di despota che decide financo dei palinsesti e della collocazione dei programmi nei vari slot, Vespa ha fatto notare che Porta a Porta parte "a orari inverecondi" (come del resto abbiamo fatto notare in questo articolo - clicca qui per leggere) e che la decisione di non sovrapporre due programmi di informazione Rai è una consolidata consuetudine.
Senz'altro, Freccero sembra un perfetto capro espiatorio (come lo fu Maria Giovanna Maglie) per la guerra sotterranea tra M5s e Lega, ormai sempre più divisi dalle fortune alterne dei due partiti, che vedono il primo crollare a vantaggio del secondo. All'avvicinarsi della cruciale sfida delle Europee, ogni micron di spazio televisivo dev'essere sfruttato al meglio ed entrambe le teste del governo bicefalo sono determinate a profittare al massimo delle risorse radiotelevisive del Servizio Pubblico. Il 26 maggio è di là da venire, e la Rai - ancor più che di giallo o di verde - si colorerà sempre più di rosso. Sopravvivrà Carlo Freccero al Mezzogiorno di Fuoco che incombe inesorabile?