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Milano
Milano, i profughi “rallentano” la Cattolica. Caserma Montello, è il caos
Caserma Montello

di Fabio Massa

Alla fine sono un po’ tutti scontenti. Ovviamente l’Università Cattolica, la Polizia di Stato, le Voloire, la Regione Lombardia e pure grandi pezzi della maggioranza che regge il Comune di Milano. La questione dei profughi alla caserma Montello è una di quelle vicende che scottano chi le tocca. Anche perché la caserma Montello è al centro di un gioco di incastri tale per cui buona parte dello sviluppo e della riorganizzazione della parte centrale della città passa proprio da quella struttura che va ristrutturata con parte dei soldi della Cattolica. Tutto inizia il 5 ottobre 2015, quando viene firmato il protocollo d’intesa “Per la realizzazione della nuova sede per la Polizia di Milano sul compendio demaniale denominato Caserma Montello, previa riallocazione delle funzioni operative attualmente ivi svolte dalla difesa presso la Caserma Santa Barbara”. Ad apporre la firma ci sono, oltre ad Angelino Alfano, il ministro della difesa Pinotti, il ministro dei Beni Culturali Franceschini, il direttore del demanio Reggi, il sindaco Pisapia e il rettore della Cattolica Anelli.

Che cosa dice il protocollo d’intesa? In pratica dà ragione a generazioni di sindacalisti della polizia di Stato che hanno sempre sostenuto la vetustà e l’impossibilità di operare ancora nella caserma Garibaldi, che insiste su Piazza Sant’Ambrogio, praticamente di fronte all’Università Cattolica. Quindi? Quindi il ministero “ha valutato positivamente la possibilità di destinare la Caserma Montello a nuova sede della Polizia di Stato e, in considerazione della rilevanza dell’interesse pubblico sotteso al riuso a fini governativi da parte della Polizia di Stato della Caserma Montello, il ministero della Difesa si è dichiarato disponibile a dismettere la caserma stessa, a fronte della sistemazione funzionale di parte della Caserma Santa Barbara”, in piazzale Perrucchetti. Quindi, il gioco dei bussolotti vede la Cattolica espandersi in piazza Sant’Ambrogio ristrutturando la Caserma Garibaldi. La Polizia che sta nella Caserma Garibaldi dovrebbe finire alla Caserma Montello, ovviamente ristrutturata. E quello che sta nella Caserma Montello, ovvero i militari, dovrebbero andare alla Caserma Santa Barbara, dove c’è molto posto poiché - e qui c’è un’ulteriore polemica - non ci sono neppure più le Voloire.

E i profughi che cosa c’entrano? E’ ovvio che se ci sono i profughi nella caserma Montello, la ristrutturazione non può cominciare (questa almeno è la paura di tutti gli operatori coinvolti). E se non può cominciare la ristrutturazione, non si può iniziare lo spostamento da piazza Sant’Ambrogio e quindi anche l’Università Cattolica potrebbe subire ritardi nel suo progetto di ampliamento. Insomma, un pasticcio che sta facendo irritare non poco non solo la Regione a trazione leghista, ma anche e soprattutto i ministeri e la prestigiosa università meneghina. A gettare acqua sul fuoco ci aveva provato Beppe Sala dicendo che “l’arrivo dei profughi non rallenterà le operazioni dell’Università Cattolica”. Tuttavia c’è chi pensa il contrario.

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it

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