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Politica
Il Pd boccia la Rai: 5 meno meno. Le pagelle del renziano Anzaldi
Lapresse

Intervista a tutto campo di Affaritaliani.it a Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico e segretario della Commissione di Vigilanza Rai.

I consiglieri di amministrazione della Rai, Giancarlo Mazzuca e Arturo Diaconale, hanno affermato ad Affaritaliani.it che la chiusura del programma Virussu RaiDue è un errore, lasciando intendere che potrebbe trattarsi di un'epurazione nei confronti di Nicola Porro perché schierato con il Centrodestra. E' vero che è il Pd che ha voluto la chiusura di Virus?
"Vorrei sottolineare che quello che si è speso di più e che ha detto di più circa la follia di chiudere un programma d'informazione come Virus, anche alla luce dei lusinghieri risultati ottenuti giovedì sera, è stato proprio il Pd".

Quindi non è vero che volete la chiusura di Virus...
"Certo che non è vero, senza ombra di dubbio. Il Pd è stato il primo a dire che è un errore e quello che l'ha fatto in maniera più netta, occupando più spazio sui giornali e argomentando di più. Bello o brutto chiudere, ma farlo senza dati alla mano sono solo asserzioni vuote".

Come si spiega che il Centrodestra e i consiglieri di area Centrodestra temono che sia una mossa del Pd?
"Non ho idee sulla base di cosa parlino i consiglieri. Come non ho idea di che cosa pensino gli altri consiglieri. Sono certo che nel Pd non si voglia chiudere nessuno spazio d'informazione. Anzi, abbiamo bisogno di più spazi di informazione. Siamo i primi, io in persona non so più dove scriverlo e dove dirlo, che diciamo che ci vuole più informazione. Sia per il momento politico che stiamo vivendo, e cioè Amministrative il 5 giugno e referendum istituzionale a ottobre, sia per il contratto di servizio, che è vincolantissimo".

Cioè?
"Altrimenti non vi è alcuna differenza tra un tv commerciale e la Rai, semplice".

Ma chi ha voluto chiudere Virus, il direttore generale Campo Dall'Orto? E perché questa decisione?
"Non lo so perché l'ha voluto chiudere e se è vero che lo voglia chiudere. Si dice chiude e non chiude. La Rai ci ha abituato alla totale assenza di trasparenza e comunicazione. Lo stesso fatto che parliamo da notizie prese da qualche giornale, mentre né in Vigilanza né ufficialmente è stato mai comunicato niente a nessuno, la dice lunga. Dopodiché, chiudere Virus è una follia. Sicuramente, come tutti i talk show, è una trasmissione che mostra segni del tempo. Si può migliorare, si può allungare, si può accorciare, si possono cambiare gli ospiti. Si può cambiare tutto. Ma chiuderla totalmente e lasciare una fascia nel vuoto, visti anche gli ottimi risultati di giovedì, permettendo che venga occupata da una tv commerciale mi pare una follia dal punto di vista dell'informazione e una follia dal punto di vista aziendale".

Michele Anzaldi ape

Michele Anzaldi



Il consigliere di amministrazione della Rai Carlo Freccero ha dichiarato che lei è il Gasparri di Renzi. Queste parole la fanno sorridere o arrabbiare?
"Sinceramente non mi fanno né sorridere né arrabbiare. Mi sembra una brutta intervista quella di Freccero. Dopodiché, Gasparri, dati alla mano, è un autorevole membro del Centrodestra da sempre. Da quando io avevo i pantaloni corti lui era un notissimo parlamentare. E' stato più volte ministro, ha avuto grandissimi incarichi politici...e quindi lo considero un complimento. Può avere idee politiche lontanissime dalle mie, diverse sicuramente, le può esprimere in maniera lontana dal mio modo di argomentare, ma nessuno può dire niente sul curriculum politico di Gasparri. Lo considero come un augurio nei miei confronti. Anche se purtroppo, anagraficamente, temo di non farcela a raggiungerlo".

Che voto dà al d.g. della Rai Campo Dall'Orto per quanto ha fatto finora, considerando anche la vicenda di Virus?
"Per adesso, visto che ha ancora due anni di mandato, gli do un sette di incoraggiamento. Per il caso Virus non darei le colpe solo a Campo Dall'Orto, perché vorrei ricordare che là in mezzo il d.g. è quello che ha meno competenze in materia d'informazione. E' l'unico non giornalista, fa l'amministratore delegato e sta a guardare i conti. Invece tutti gli altri sono giornalisti".

E alla presidente Maggioni che voto dà?
"Sei, perché nonostante lei sia la più esperta di tutti e sia una grande giornalista si è un po' spenta. E' quella che conosce meglio di tutti la macchina, conosce meglio di tutti il giornalismo e, malgrado veda le cose, non ha avuto abbastanza passione e caparbietà per battersi. Non dimentichiamo il caso Riina a Porta a Porta. Lei, ad esempio in Vigilanza, ha lasciato intendere che aveva capito l'errore e se ne è vergognata - certo, non era nei suoi compiti perché c'era il direttore editoriale ect... - ma da una grande giornalista come lei mi sarei aspettato una lotta ancora più appassionata e dura".

Che voto dà agli altri membri del cda Rai?
"Sei meno. Alla fine in questa storia mi sembrano quelli che sono stati più appassionati e seri sul lavoro. Hanno discusso e hanno votato, molti di loro addirittura senza un gettone di compenso".

Allora perché un voto così basso?
"Quasi sufficiente perché possono fare molto di più. Sei meno perché partiamo dal fatto che io fino ad ora alla Rai in totale darei cinque meno meno".

Ah, come mai?
"Ci sono delle violazioni sui dati dell'Osservatorio di Pavia, ci sono dei rilievi dell'Agcom, si parla di chiudere trasmissioni. E' uscita una nota del cdr che dice che l'informazione è la grande assente all'interno del piano industriale. Quanto gli vogliamo dare se non cinque meno meno?".

Tags:
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