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Roma
Raggi e il Movimento 5 Stelle perdono la verginità con i fratelli Marra

Virginia Raggi all'Anticorruzione disse: “Sono stata io a scegliere Marra, ho fatto tutto da sola”. E' questa la dichiarazione che secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo è “un palese falso”, testimoniato da una chat su Telegram con Raffaele Marra. E così Raggi e il Movimento Cinque Stelle perdono la verginità.

 

E come il mondo digitale ha creato il Movimento Cinque Stelle, ora i bit delle applicazioni rischiano di farlo scomparire. Perché se non basta Telegram, c'è Whatsapp tra i fratelli Marra: “Si è liberato il posto di responsabile del Turismo, scrive Raffaele a Renato Marra nell'ottobre scorso, trasformando una segnalazione di un'opportunità in una prova quando la nomina arriva il successivo 9 novembre. E i carabinieri quelle conversazioni le hanno carpite dal telefono del carcerato Raffaele Marra e consegnate alla Procura. E' bastato quindi l'interrogatorio dell'assessore al Turismo Adriano Meloni per passare dal teorema di una candidatura segnalato al sospetto che il Marra Renato dovesse essere assunto perché così aveva deciso il Raffaele. Meloni a verbale ha detto chiaramente che la nomina era stata suggerita. E sempre in chat lo sfogo del sindaco per lo stipendio del neo assunto: “Almeno me lo potevi dire..”
Oltre le ipotesi di reato che dovranno essere provate, nel pasticcio delle nomine Virginia Raggi e il Movimento perdono quella verginità e quella ossessione per la trasparenza che era stato il portabandiera. Sarà difficile ora dimostrare che sono diversi da quelli che governavano prima. Tantìè che si vocifera di un iano B per salvare il Campidoglio, con un nuovo vicesindaco e l'autosospensione della Raggi sino a quanto la Procura non avrà deciso se archiviare o chiedere un rinvio a giudizio.

Storace La Destra, "Parte civile contro se stessa"
Francesco Storace sceglie twitter: "E ora Virginia Raggi deve costituirsi parte civile contro se stessa"

Bordoni, Forza Italia
Quella chat sull'applicazione che teoricamente doveva essere a “prova di intercettazione” getta il Movimento romano nello sconforto e scatena le opposizioni. Persino Forza Italia rialza la testa con Davide Bordoni che “quasi con prudenza”  scrive sui social: “La Procura vuole vedere la sindaca Raggi, bisogna capire se ha mentito ai romani”.

Di Biase, Pd: “No chiederemo le dimissioni”
“Apprendiamo che il sindaco Raggi ha ricevuto un avviso di garanzia. Ribadiamo quanto già detto più volte: il PD non ne chiederà le dimissioni. Noi non siamo come loro. Ci auguriamo però che smetta la sequenza di contraddizioni e di silenzi cui ci ha abituati in questi mesi il M5S. Abbiamo assistito a nuovi codici etici fatti ad hoc, chat segrete, riunioni notturne, scelte prese a Milano e improvvisazioni nel governo della città. Come PD avevamo denunciato e fortemente criticato la scelta di Renato Marra alla guida del dipartimento al turismo. Invitiamo ancora una volte la Sindaca ad occuparsi di Roma, città ferma al palo, città priva di governo. Oltre ad avvisare Grillo, avvisi i consiglieri comunali e inizi a parlare con i cittadini".

Bellocchi, Lega: “Subito alle urne”
"Siamo giunti al triste epilogo di una storia politica fatta di marionette e burattini, che hanno portato Roma incredibilmente ad una situazione peggiore dell'era Marino. Chiedo a nome del movimento che la Sindaca Raggi consegni al più presto le sue dimissioni riportando i cittadini alle urne e garantendo così che la città riparta garantendo ammodernamento e sicurezza. I cittadini romani hanno capito l’evanescenza politica di chi sbandierando onestà ha dato bensì solo continuità a quei poteri forti che hanno attaccato le istituzioni cittadine come un cancro indelebile. Raggi dimettiti ,questo squallido teatrino non puó più durare".

De Vito M5S: “Il nostro sostegno”
Abbiamo appreso dell’invito a comparire notificato alla sindaca. A lei va tutto il mio sostegno e quello dei portavoce comunali del M5S. Governare Roma è un’impresa, la sindaca ce la sta mettendo tutta, e siamo certi che abbia sempre operato avendo come unica bussola l’interesse dei cittadini romani. Ribadiamo la nostra completa fiducia nella magistratura e siamo pronti a fornire ogni chiarimento necessario alla definizione della vicenda". Lo ha scritto su facebook il presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito in riferimento all'invito a comparire notificato al sindaco di Roma Virginia Raggi relativamente alla nomina di Renato Marra.

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