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Roma
Smart working Roma, il Piano Marshall per i Comunali contro traffico e smog
Andrea Catarci e Antonio De Santis

Prendi i 22 mila dipendenti del Comune di Roma e prova a cancellare dalla mattina alla sera il tragitto casa-lavoro e ritorno. C'è solo una soluzione: lo smart working alla massima potenza. E, archiviata la pandemia che ha permesso la formula semplificata, dallo scorso primo aprile le regole sono cambiate.

Ora il Comune di Roma e alla ricerca del piano di lavoro remoto più grande del mondo nella città più complessa del mondo da sempre martoriata da gigantismo, mezzi pubblici scadenti e traffico caos. E stavolta dalle chiacchiere sembra che all'orizzonte si profilino fatti concreti. Burocrazia permettendo.

Alle 15,30 faccia a faccia in videoconferenza tra Andrea Catarci e Antonio De Santis

Per i “Comunali” l'evento è storico: alle 15,30 l'assessore al Personale e alla Città dei 15 minuti della Giunta Gualtieri, affronterà in un dibattito faccia a faccia l'ex assessore sempre al Personale della Giunta Raggi in un dibattito appassionato per discutere di “opportunità e corretta applicazione” del lavoro agile, oggi al Campidoglio ridotto al massimo ad un giorno a settimana.

Il guanto di sfida lanciato da De Santis e subito raccolto

Sembra un disfida politica, in realtà il confronto lanciato dal capogruppo della Civica Raggi, De Santis, all'assessore in carica, Catarci è stato raccolto e rilanciato mettendo sul tavolo le basi nel nuovo regolamento. Miracolo della politica, appena un tema diventa oggetto di confronto, spunta un pezzo del lavoro che era rimasto silente.

Sul tavolo già pronte le linee guida per il nuovo regolamento

Oltre i temi che affaritaliani.it anticipa prima del dibattito, quella che potrebbe sembrare una chiacchierata tra politica e amministrazione, in realtà è un evento per la prima volta aperto a tutti i 22 dipendenti del Comune di Roma, la macchina amministrativa più grande e complessa d'Italia.

Nella sala Laudato Sì in 50, gli altri altri collegati in videoconferenza

E se nella sala Laudato Sì del Palazzo Senatorio, siederanno al massimo 50 persone tra consiglieri comunali, sindacalisti e dipendenti, il resto dell'esercito potrà partecipare seguendo le regole che impongono la massima partecipazione e il minimo spostamento. Le licenze Teams acquistate da De Santis assessore, serviranno a Catarci assessore per far collegare real time tutti coloro che vogliono studiare le ipotesi o per normare e tentare di attuare il più grande piano di smart working d'Italia non in emergenza Covid.

"Smart working per tutti gli smartabili"

Al tavolo del confronto, Andrea Catarci metterà sul piatto due obiettivi principali: “Vogliamo ampliare lo Smart Working sia in forma di Lavoro Agile che da remoto a tutte le attività “smartabili” e uniformare i procedimenti di avvio e gestione. Questo, dopo il balzo in avanti nel numero di lavoratrici e lavoratori coinvolti registrato nel 2023, attraverso quello che sarà il primo Regolamento dello SW di Roma Capitale, da redigere insieme alle organizzazioni sindacali e per cui il lavoro è già stato avviato”. E le linee guida sembrano tracciate con al promo posto l'elenco delle figure professionali che potranno lavorare da casa senza l'obbligo della presenza, come richiamare in presenza il lavoratore per esigenze di servizio; le 2 giornate minime settimanali come standard e la formazione necessaria”.

Come partecipare da remoto al dibattito-confronto

Il dibattito è aperto e per partecipare basta cliccare sul link della videoconferenza interattiva tinyurl.com/mr3sk46r. Per l'accesso è obbligatorio indicare nome e cognome.







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