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Roma
Smog e aria tossica davanti alle scuole romane: bambini a rischio

Aria inquinata e livelli si smog da record nella Capitale, dove l'orario peggiore per le concentrazioni di biossido di azoto è proprio quello dell'ingresso dei bambini a scuola: tra le 7.30 e le 8.30. Greenpeace lancia l'allarme col report “Ogni respiro è un rischio”.

 

Infezioni alle vie respiratorie, asma, polmoniti, ritardo nello sviluppo del sistema nervoso e dei processi cognitivi. Sono questi i rischi che corrono giornalmente i ragazzi a Roma lungo la strada che li porta da casa a scuola. L'esposizione al biossido di azoto è causa inoltre di nascite precoci e sottopeso e le donne in gravidanza esposte allo smog corrono maggiori rischi di complicanze.

I dati di Greenpeace sono allarmanti. Laddove i limiti individuati dall'Organismo Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana sono di 40 mcg/m3 (microgrammi per metro cubo), a Roma si raggiungono anche dicchi di 111,4 mcg/m3. Un valore altissimo se si pensa che gli organismi dei bambini soffrono molto di più di quelli degli adulti e che già con concentrazioni inferiori ai 40 mcg/m3 possono essere affetti da patologie respiratorie.

Greenpeace sottolinea che un modo chiaro e semplice per abbattere le concentrazioni di biossidi di azoto nelle grandi città esiste ed è quello limitare progressivamente la circolazione dei diesel, fino a vietarla del tutto.

I dati presentati nel report fanno riferimento a 10 scuole romane e i livelli registrati vanno in media da 48,9 mcg/m3, a 66,1 mcg/m3. "Tutti i giorni, prima di entrare a scuola, i nostri bambini fanno un pieno di sostanze tossiche che danneggiano gravemente la loro crescita - ha dichiarato Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia - Questo accade giorno dopo giorno, cinque giorni a settimana, come se ciò fosse normale o accettabile”.


A Roma, dove i valori eccedono in maniera grave questo limite, tre quarti del biossido di azoto presente in atmosfera sono originati dal traffico, e in particolare dai veicoli con motori diesel.
Secondo l'ultimo report dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA), a livello europeo l'Italia è il Paese con il più alto numero assoluto di morti premature causate dal biossido di azoto, con oltre 17 mila casi. L'appello di Greenpeace è stato quindi diffuso nelle città dove i valori di smog sono più allarmanti - Roma, Torino, Milano e Palermo - affinché le istituzioni prendano seri provvedimenti per abbattere l'inquinamento.

Secondo i dati di Greenpeace, sulle strade europee circolano oggi oltre 30 milioni di veicoli di fatto illegali: automobili i cui valori di emissione di biossido di azoto eccedono fino a oltre 18 volte quelli dichiarati dalle aziende automobilistiche in fase di omologazione. Anche i veicoli diesel più recenti, però, non offrono garanzie: due veicoli su tre, tra quelli di ultima generazione, nelle condizioni reali di guida sforano i parametri previsti.


"Respirare aria pulita è un diritto, è arrivato il momento di far compiere alle nostre città un deciso passo in avanti verso il futuro - continua Boraschi - Per questo chiediamo ai sindaci di Roma, Milano, Torino e Palermo di prendere un impegno in tal senso, e fermare i diesel entro la fine del loro mandato".

 

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