Finanza
Il petrolio affossa il listini, Milano a -3%
L'inarrestabile calo del prezzo del petrolio, col Brent sotto i 28 dollari al barile, le preoccupazioni per il rallentamento della crescita globale e l'ondata di vendite sui bancari atterrano i listini europei a meta' seduta, con cali di circa tre punti percentuali. A Milano il Ftse Mib cede il 3,17% a 18.281 punti dopo un minimo a 18.159, sui livelli di un anno fa, mentre il Ftse All Share cala del 3,14% a 19.890 punti. Nuovo crollo per Mps che e' ferma in asta di volatilita' con un calo del 18,31% a 0,5355 euro, nonostante il prolungamento dello stop alle vendite allo scoperto fino a domani e il tentativo di rassicurazione dell'a.d. Fabrizio Viola sui fondamentali. Le preoccupazioni sulla solidita' del comparto bancario alimentano la speculazione e non risparmiano nessuno a Milano con il Banco Popolare che cede il 6,9%, Unicredit il 4,63%, Bpm il 4,4% e Ubi Banca il 4,32%. Tra le minori Carige perde il 13,3%. In forte calo anche Saipem (-8,13%) penalizzata anche dalle voci dell'imminente aumento di capitale che dovrebbe essere a forte sconto. Si salva solo Yoox-Net-a-Porter (-0,03%). Tra i titoli minori -10% Astaldi sull'ipotesi di un interesse per Maltauro Costruzioni, mentre Pierrel sale dell'1,5% dopo che il farmaco Orabloc ha chiuso il 2015 con +32% delle vendite in Nordamerica. Nel resto d'Europa, Parigi perde il 3,54%, Francoforte il 3% e Londra il 2,96%, mentre i futures americani preannunciano un avvio pesante. Il petrolio non accenna a riprendersi: i contratti sul Brent consegna marzo sono in calo del 3,13% a 27,87 dollari al barile mentre quelli sul Wti sono in calo del 3,28% a 28,6 dollari al barile. Sul fronte dei cambi l'euro resta sopra quota 1,09 dollari a 1,0908 (ieri 1,09 dollari) ed e' a 127,16 (128,3 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 116,58 (117,7).