Artrosi in allarmante crescita, colpite un miliardo di persone entro il 2050

La malattia attacca principalmente gli anziani, le donne e le persone in sovrappeso. Fondamentale è la prevenzione, in quanto l'artrosi non può essere curata

di Daniele Rosa
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Artrosi, una malattia in crescita soprattutto negli anziani

Artrosi, una parola praticamente sconosciuta ai giovani ma che per molti over significa dolore cronico, risvegli complicati e forme progressive di disabilità. E’ evidente, secondo la comunità scientifica, che il trend della patologia sia in una crescita inarrestabile: un miliardo di persone ne soffriranno entro il 2050. L’artrosi è la forma più comune di artrite. Cosa provoca? La cartilagine dell’articolazione colpita si rompe, causa dolore, rigidità e gonfiore a livello dell’articolazione, scricchiolii quando l’articolazione viene spostata e viene ridotta la funzionalità. L'American Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) ha studiato la tendenza della malattia in 200 paesi in un tempo di trenta anni. I risultati sono stati pubblicati da “The Lancet Rheumatology” e sono preoccupanti.

Artrosi, un miliardo di persone colpite entro il 2050

Nel 1990 256 milioni di persone nel mondo soffrivano di artrite; nel 2020 erano 595 milioni; le previsioni per il 2050 parlano di un miliardo di persone. La popolazione senior è certamente quella più colpita (nel 2020 l’artrosi è stata la settima causa di disabilità negli over 70)  anche se può apparire anche prima dei 50 anni. Potenzialmente attaccabili sono tutte le articolazioni ma, in particolare, ginocchia e mani. Lo studio evidenzia anche gli enormi costi per la sanità pubblica. 80 miliardi di dollari negli Stati Uniti nel 2016; nel 2003 più di 400 milioni di dollari in spese dirette e indirette solo, a Hong Kong. Come per tante malattie la prevenzione sarebbe la soluzione migliore.

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Quali le cause che aumentano i rischi? Principale fattore, secondo i ricercatori, è l’obesità responsabile del 20% dei casi nel 2020,  il 4% in più rispetto al 1990. Altri fattori pericolosi: quelli fisicamente impegnativi, gli sport ad alto impatto, gli interventi di meniscectomia (rimozione di un menisco lacerato), l'anatomia delle articolazioni stesse e la debolezza muscolare. E, sopra tutti, l’invecchiamento e la crescita della popolazione. A questo proposito nelle aree in cui si prevede meno un aumento dell’osteoartrosi tra il 2020 e il 2050, è previsto un calo demografico (Europa centrale e orientale). Mentre un aumento dei casi fino al 200% si prevede nell’Africa sub-sahariana.

Artrosi, le opzioni per difendersi

Le opzioni per difendersi dall’artrosi sono diverse: l’esercizio fisico, la terapia fisica, l’uso di bastoni o stecche, l’assunzione di antidolorifici e l’intervento chirurgico (compresa la sostituzione dell’articolazione). Purtroppo però sono tutti palliativi perchè l’artrosi non ha cura. Unico rimedio è cercare di ritardare la progressione della malattia. L’artrosi colpisce più le donne che gli uomini: nel 2020 hanno rappresentato il 61% dei casi. E’ più diffusa, secondo lo studio, in paesi ad alto reddito del Nord America, Europa orientale e Asia Pacifico. Molto meno nel Sud-Est asiatico e nell’Africa subsahariana centrale e orientale. In ogni caso un cattivo compagno per la vecchiaia.

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