Green pass obbligatorio, Torino scende in piazza. "Il vaccino è un veleno"
La manifestazione promossa sui social contro l’obbligo vaccinale e lo stato d’emergenza: “Siamo in una dittatura”
Green pass obbligatorio, Torino in piazza. "Il vaccino è un veleno"
Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Preoccupa la diffusione sempre più dilagante della variante delta, che ha portato ad una nuova impennata di contagi. Per questo il governo è corso ai ripari, imponendo il green pass per accedere a bar ristoranti, eventi sportivi, cinema e musei. Ma la decisione non è piaciuta a chi il vaccino non lo vuole proprio fare. A Torino ieri, subito dopo la conferenza stampa sono scesi in piazza a migliaia. "I l vaccino è un veleno e io non sono un topo" sentenzia un dentista nella piazza. L’urlo della piazza dei senza mascherina - si legge sulla Stampa - che contesta il governo, le scelte che fa, la dittatura Sanitaria, i media mainstream che cercano di manipolare la gente, le multinazionali dei farmaci, le statistiche dei morti di Covid, è fin più forte di quello della notte in cui l’Italia ha vinto gli europei: «no Green pass», ripetuto come un mantra.
In quella piazza - prosegue la Stampa - dove alle undici di sera ci saranno 2 mila persone, quasi tutte senza mascherina, pochissime disposte a parlare con i media che non sono apertamente schierati contro i vaccini, si mescolano le più diverse anime politiche. Le parole del premier Draghi: «L’invito a non vaccinarsi è un appello a morire» adesso le sbeffeggiano tutti. Non perché le abbiano sentite oppure lette, ma perché sono esattamente il contrario dei concetti che dal furgoncino diventato palco, vengono ripetuti all’infinito dagli oratori. Infermiera No vax, farmacisti No vax, casalinghe studenti, operai e professionisti. Più variegato di così il mondo di chi non vuole saperne di andare in giro con un documento elettronico che dica «Mi sono vaccinato» non potrebbe essere.