Scuola, un comune su otto già in Dad. Mezzi pubblici in tilt, manca personale

Più di 4 milioni gli studenti 5-19 non vaccinati. Il ministro Bianchi: siamo preoccupati, ma pronti. Il tema centrale restano i trasporti, Ffp2 introvabili

Coronavirus
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Scuola, il caos trasporti e gli insegnanti No Vax. Pochi gli alunni in aula

La scuola riparte in presenza. Questa la decisione del governo, confermata anche dal commissario per l'emergenza Figliuolo e dal ministro Bianchi: "Siamo preoccupati, ma pronti". Ma i numeri del rientro in aula raccontano un'altra verità. In tutta Italia - si legge su Repubblica - sono 1.044 i Comuni, in cui sindaci o governatori hanno scelto di rinviare l’apertura: uno ogni otto. Alle due Regioni del Sud Italia (Sicilia e Campania) si sono aggiunte 43 ordinanze in Calabria, 22 nel Lazio, 10 in Piemonte, 9 in Abruzzo, 7 in Molise, 3 in Lombardia, altrettante in Sardegna, 2 in Basilicata, una in Veneto e 4 in Puglia. Il governatore Michele Emiliano ha deciso la riapertura controvoglia, invitando le famiglie pugliesi che invocano la Dad a un ricorso, autonomo, al Tar. Ma pure il fronte delle Regioni è spaccato: «In un Paese dove è tutto aperto tenere chiuse le scuole non solo è un brutto segnale ma è poco utile», spiega dalla Liguria il presidente Giovanni Toti. E infatti la maggioranza riparte.

Seppur - prosegue Repubblica - in classi spopolate da contagi e quarantene: sono circa 380 mila gli alunni chiusi in casa per Covid, tra malattie e isolamento. E poi ci sono i 100 mila assenti stimati dall’Associazione nazionale presidi tra docenti e personale Ata. Di questi l’80% sono maestri e prof: sospesi perché contrari all’obbligo vaccinale, No vax, contagiati, isolati. Anche Bianchi lo ammette: «C’è sicuramente la possibilità che manchi del personale. Abbiamo dato 400 milioni per rinnovare e potenziare il personale per l’emergenza legata al Covid: si tratta di 35 mila docenti e di altrettanto personale tecnico in più». E si teme anche la paralisi per i trasporti. Tra mezzi pubblici e treni Regionali il servizio sarà limitato a causa dell'alto numero di contagiati nel personale. Il giorno del ritorno a scuola rischia di diventare quello della paralisi del Paese. E le mascherine Ffp2 obbligatorie, sono introvabili.

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