Concordia, Schettino abbandona anche l'Italia. La nuova vita sarà all'estero

Presto per il comandante scadranno i 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e avrà uno sconto di pena per buona condotta

Cronache
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Concordia, Schettino vuole fuggire all'estero per ricominciare

A dieci anni dal naufragio della Costa Concordia, costato la vita in quel tragico 13 gennaio 2012 a 32 persone e il ferimento di altre 110, molte cose sono cambiate per il comdante Francesco Schettino, condannato a 16 anni di reclusione e ritenuto il colpevole principale delle strage avvenuta sulle coste dell'isola del Giglio. I veri benefici di legge per Schettino - riporta il Messaggero - potrebbero arrivare a maggio del 2022, quando il comandante sarà ammesso a misure alternative rispetto alla detenzione. Era il 13 maggio del 2017 quando ha varcato la soglia del carcere di Rebibbia. Ha aspettato la sentenza seduto sulla panchina nei giardinetti che si trovano davanti al penitenziario, sapeva già che la condanna sarebbe stata certa.

Nei quattro anni e mezzo che ha passato in cella - prosegue il Messaggero - si è dedicato allo sport: tennis, ping pong, e anche calcio balilla. Ha comunicato tanto, inviando email agli altri detenuti e scrivendo sul giornale Dietro le sbarre. Nel frattempo, i suoi avvocati hanno presentato la richiesta di revisione del processo alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. Anche se dopo 4 anni ancora la decisione non c'è stata. «Non posso nascondere la mia perplessità per un tempo di attesa così lungo», ha dichiarato il comandante ai suoi legali. È anche vero che quale potrebbe essere l'elemento nuovo da far decidere ai giudici europei di riaprire il processo? Qualcuno ipotizza che non resterà in Italia, che sconterà la pena e poi andrà a vivere all'estero. La sentenza ha previsto per lui anche 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, e sono quasi passati.

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