Expo Dubai, il padiglione Italia nel mirino. Anac: appalti poco trasparenti

Sono stati spesi 50 mln di euro. L'anticorruzione ha analizzato 60 progetti e ha riscontrato problemi in 43 di questi

Luigi di Maio 
Cronache
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Expo Dubai, padiglione Italia nel mirino. Anac: appalti poco trasparenti

L'Anac ha messo nel mirino il padiglione Italia dell'Expo, la fiera internazionale che si terrà a Dubai tra tre mesi. L'anticorruzione sta indagando sulle gare d'appalto per realizzare l’iper tecnologica struttura. Sono stati spesi in tutto 50 milioni di euro. E l’Anac, in virtù del protocollo di collaborazione siglato nel 2018, finora - si legge sulla Stampa - ha visionato appalti per 35 milioni ed emesso 60 pareri, di cui 43 con rilievi. Diciotto di questi pareri riguardavano i contratti relativi alla progettazione e costruzione del nostro padiglione, inaugurato a fine aprile dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, di gran lunga l’intervento più significativo visto che il lavoro complessivo superava i 28 milioni.

Stando alla lettera di «richiamo e sollecitazione» che il presidente dell’Anac Giuseppe Busia ha inviato il 30 giugno al Commissario generale Paolo Glisenti, risulta - prosegue la Stampa - che una rilevante parte dei lavori è stata assegnata attraverso affidamenti diretti (sotto la soglia dei 40 mila euro) di cui l’Anac è stata finora tenuta all’oscuro. Stando a quanto risulta a la Stampa delle 10 procedure concluse, in un caso Anac ha rilevato un conflitto d’interesse in un affidamento di lavori, subito segnalato in via preventiva e quindi successivamente sanato dal Commissariato. Ha rilevato inoltre che la richiesta di favorire un’ampia concorrenza di società partecipanti per la realizzazione del padiglione è stata disattesa, col risultato che vi ha partecipato una sola società (quella che ha realizzato il padiglione), che ha effettuato un minimo ribasso (4%).