Foggia, pazienti morti in ospedale: nell'80% tracce di sedativi non prescritti

L'infermiere 55enne indagato si difende ribadendo che i farmaci somministrati ai pazienti erano regolarmente prescritti

Di Redazione Cronache
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Foggia, autopsia su morti sospette in ospedale: sedativi non prescritti nel sangue

Tracce di sedativi mai prescritti nel sangue dei pazienti morti nell'hospice di Torremaggiore in provincia di Foggia tra ottobre 2022 e marzo 2023. E' quanto è emerso dagli esiti dell'autopsia sui corpi riesumati nel corso delle indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale.

Lo scorso aprile la Procura della Repubblica aveva disposto l’autopsia su 16 pazienti la cui morte era risultata sospetta. Questa mattina l'istituto di Medicina Legale incaricato delle autopsie ha confermato per 12 dei 15 pazienti - per uno l'esame non è stato possibile perchè cremato - le tracce di Midazolam e Promazina sebbene non fossero inseriti nel piano terapeutico

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Al centro dell'inchiesta un infermiere di 55 anni finito nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio volontario. La vicenda venne alla luce dopo alcuni esposti anonimi giunti alle forze di polizia.

"Sebbene tali medicinali - spiegano gli inquirenti - siano comunemente utilizzati come sedazione terapeutica e per ridurre lo stato di sofferenza nei malati terminali, necessitano comunque di una prescrizione medica, totalmente assente sui quindici corpi disseppelliti. Il mio assistito - dichiara il legale dell'infermiere, l'avvocato Luigi Marinelli - è stato fin dall'inizio dell'inchiesta tranquillo. Ha sempre sostenuto di aver eseguito ciò che veniva prescritto dai sanitari. Come mai è indagato soltanto lui se nella struttura era presente altro personale? L'infermiere attualmente lavora in una struttura sanitaria della provincia di Foggia dove è stato trasferito dopo l'indagine".