Garlasco, le "gemelle K" contro Feltri (con l'aiuto del padre). Una traccia sulla porta mai considerata

Così il papà delle cugine di Chiara provò a fermare il giornalista che ha sempre ritenuto Stasi innocente

di redazione

Chiara Poggi e le gemelle Cappa

News

Garlasco, nuove tracce appartenenti a "ignoti". Inquietante quella sulla porta mai identificata prima

L'omicidio di Garlasco è diventato un rebus con mille nuove incognite. Tutto da rifare dopo la condanna in via definitiva per Alberto Stasi. Ora gli inquirenti stanno mettendo in dubbio la colpevolezza del fidanzato di Chiara Poggi e l'accusa adesso si sta concentrando su Andrea Sempio, l'amico del fratello della vittima indagato e a cui viene attribuita la famosa "impronta 33", quella sul muro vicino a dove è stato trovato il cadavere di Chiara. Lui si difende: "Sono stato in tutte le stanze di quella casa, logico che ci siano le mie impronte". Ma dalle intercettazioni telefoniche raccolte dal settimanale "Giallo" (Cairo Editore) spuntano - riporta Il Giornale - delle conversazioni che riguardano le gemelle Cappa, cugine di Chiara e loro padre, l’avvocato Ermanno Cappa, marito della sorella del papà di Chiara Poggi e quindi zio della vittima.

Leggi anche: Garlasco, spuntano dei video intimi di Chiara Poggi e Alberto Stasi. I dubbi degli inquirenti

Raccolgono quanto venne registrato nell’agosto 2007 dal telefono di casa dei Cappa dopo che gli inquirenti lo avevano messo sotto controllo. Spunta anche il nome di Vittorio Feltri, il giornalista di Libero, che ha sempre ritenuto Stasi innocente. Cappa - in base a quanto risulta da queste intercettazioni e lo riporta Il Giornale - avrebbe chiamato la figlia Stefania per dirle che devono "stare calme" perché lui sta facendo "un lavoro molto minuzioso". La esorta "a non andare davanti alle telecamere e fare ridere i polli". Poi avvisa la moglie di avere un incontro a Roma con alcuni esponenti della Camera per attaccare Vittorio Feltri e "scoprire chi gli passa i documenti a favore di Stasi".

Ma non c’è solo l’impronta 33 al centro delle nuove investigazioni sul caso Garlasco. In particolare, sulle due pareti che costeggiano le scale per la cantina-taverna di casa Poggi, là dove - verso il basso - è stato trovato il corpo di Chiara, c’erano altre sei tracce "palmari" mai identificate. Non appartengono a persone già note. Ci sarebbe inoltre una traccia sulla porta d'ingresso della villetta del delitto, mai fin qui rilevata.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE "NEWS"

Tags:
garlascogemelle cappastasivittorio feltri