Garlasco, Savu: "Stasi va scarcerato. Santuario della Bozzola? Meglio il carcere, ho ricevuto minacce di morte"
Il cittadino rumeno è pronto a parlare con la Procura. La lettera dal carcere
Garlasco: Antonio De Rensis, Chiara Poggi, Alberto Stasi
Garlasco, Savu e i misteri sul santuario della Bozzola: "Il carcere mi ha salvato, mi avrebbero ucciso"
Il caso di Garlasco resta un mistero, a distanza di oltre 18 anni dall'omicidio di Chiara Poggi, non c'è nessuna certezza su chi sia il killer. Aumentano anche i dubbi su Alberto Stasi, l'unico condannato in via definitiva per il delitto. A consolidare ancora di più la tesi relativa alla sua presunta innocenza arrivano dal carcere di Pavia le parole di Flaviu Alexa Savu, il 43enne romeno arrestato per il caso relativo al santuario della Bozzola e alle vicende che giravano attorno a quella chiesa. Savu ha scritto una lettera al quotidiano Il Giorno in cui afferma di essere stato minacciato di morte per questioni legate al santuario della Bozzola di Garlasco e di sentirsi "fortunato" ad essere stato arrestato perché il carcere gli avrebbe “salvato la vita”.
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L’uomo sostiene inoltre che Alberto Stasi dovrebbe essere scarcerato, perché secondo lui non è il colpevole dell’omicidio di Chiara Poggi. "Dico anche che sono stato obbligato a lasciare l’Italia mio malgrado perché ho subito una minaccia di morte relativamente ai fatti accaduti al santuario". Savu potrebbe essere sentito molto presto dalla Procura di Pavia, la sua testimonianza è molto attesa anche da parte del legale di Stasi, Antonio De Rensis: "Non vedo l'ora che dica ai pm tutto quello che sa".