Garlasco, non solo Sempio: nel mirino i "cinque amici". Sarà ascoltato anche il fratello di Chiara
I pm vogliono interrogare Marco Poggi, non ha mai smesso di sentire l'amico indagato
Garlasco, i pm ora vogliono chiarimenti sui "cinque amici". Tremano in tanti
L'omicidio di Garlasco è un giallo, tutto da rifare per gli inquirenti dopo le nuove prove e testimonianze emerse. Per il delitto del 13 agosto del 2007, costato la vita a Chiara Poggi, era stato condannato in via definitiva il suo fidanzato Alberto Stasi. Ma ora tutto rischia di essere stravolto, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati dell'amico del fratello della vittima: Andrea Sempio. I pm però stanno anche indagando sulla sua cerchia di amici. Per questo domani sarà ascoltato anche il fratello di Chiara, Marco Poggi che non ha mai smesso di avere contatti con Sempio.
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Marco, Andrea, Roberto Freddi, Mattia e Alessandro - riporta Il Corriere della Sera - all’epoca erano poco più che maggiorenni. Una comitiva di amici che si incontrava quotidianamente, ragazzi molto più giovani di Chiara e Alberto, ma anche delle cugine Stefania e Paola Cappa. I cinque amici sono spesso citati nelle carte dell’epoca come fossero una cosa sola. Ma forse, come ipotizzano nella nuova indagine i magistrati, quel piccolo mondo dei "ragazzini" di Garlasco non era così lineare e unito come si è sempre pensato. L'interrogatorio di Marco poggi, infatti, servirebbe ai pm proprio per dare risposte alle contraddizioni emerse nelle dichiarazioni di Sempio.
Nel primo verbale di marzo - prosegue Il Corriere - i carabinieri hanno chiesto a Marco del suo rapporto con gli amici, in particolare con Sempio, della frequentazione di casa Poggi da parte del gruppo, delle vacanze programmate a Punta Ala, delle tre telefonate — alle 17.42 e alle 17.40 del 7 agosto, e alle 16.54 del giorno 8 — fatte da Sempio ("cercavo Marco") mentre lui era in vacanza in Trentino già dal 5 agosto. Da gennaio 2007 c’è traccia di sole altre tre chiamate dal cellulare di Sempio a casa Poggi e una sola dal fisso. Marco, inoltre, non ricorda di aver ricevuto "avvisi delle chiamate perse" quel giorno, quando Sempio ha detto di averlo cercato sul cellulare che però "non prendeva". Ma soprattutto dice che gli accessi alla villetta di via Pascoli erano molto limitati.