Piemonte, Burzi suicida: "Sono innocente". Il rischio di un nuovo caso Tortora

L'ex consigliere era appena stato condannato a 3 anni per peculato. Ma lui continuava a ripetere: "Quelle spese sono legittime". La notte di Natale si è sparato

Cronache
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Piemonte, Burzi suicida. Cota: "E' stato vittima di un'ingiustizia"

Angelo Burzi, 73 anni ha deciso di togliersi la vita proprio la notte di Natale. L'ex assessore e consigliere del Piemonte ha preso la pistola e si è sparato alla testa nel bagno della sua casa.. Prima del gesto disperato però ha voluto scrivere una lettera. "Io sono innocente, vittima di una ingiustizia". Questa la missiva - si legge sul Corriere della Sera - indirizzata agli amici politici, tra cui l’ex governatore del Piemonte Roberto Cota, in cui sono ricostruiti quasi dieci anni di traversie giudiziarie dello storico esponente di Forza Italia. Appena dieci giorni prima di uccidersi, il 14 dicembre, la Corte d’appello lo aveva condannato a 3 anni di carcere per i rimborsi, qualche migliaio di euro, che per la Procura (e i giudici) erano peculato; per lui spese legittime collegate all’attività politica. Il caso Burzi fa tornare alla mente quello di Enzo Tortora. il noto conduttore televisivo condannato a 10 anni di carcere per associazione mafiosa e traffico di droga e poi totalmente scagionato, quando però ormai un tumore se lo stava portando via per sempre. 

"C'e' un tempo per tutto, oggi e' il tempo del dolore. Ci dovra' pero' essere il tempo per raccontare le ingiustizie e le assurdita' di questi anni". E' quanto scrive su Facebook oggi Roberto Cota, ex governatore del Piemonte, sulla morte di Angelo Burzi. Nel 1993 fu uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte. "Lo conoscevo da tanti anni - aggiunge Cota - ma negli ultimi tempi la nostra amicizia si era davvero rinsaldata ed ho avuto la fortuna di passare piu' tempo con lui. Angelo era un uomo intelligentissimo, profondamente onesto e dotato di una umanita' straordinaria".

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