Sottocorona morto, Paolo era preciso e con un pizzico di ironia. Mai sopra le righe, spiegava il meteo mondiale in un minuto

Paolo Sottocorona, meteorologo de La7 morto ieri sera all'età di 77 anni, lascia un vuoto enorme in milioni di case degli italiani e in chi lo conosceva bene

di Alberto Maggi

Paolo Sottocorona

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Sottocorona morto, il ricordo

Ricordo ancora l'ultima telefonata a Paolo. Era circa un mese fa, ai primi di settembre quando a Milano le temperature erano già da pieno autunno. E alla mia domanda su come fosse possibile questo rapido raffreddamento, lui, appena sceso dalla moto (sua grande passione) rispose sorridendo: "Eh amico mio, il cambiamento climatico non significa che fa sempre più caldo ovunque ma che c'è uno squilibrio atmosferico e quindi è normalissimo che accada".

Paolo Sottocorona, meteorologo de La7 morto ieri sera all'età di 77 anni, lascia un vuoto enorme in milioni di case degli italiani e in chi lo conosceva bene. Sempre concreto, serio, mai sopra le righe ma con una grande capacità di sintesi. In un minuto era capace di spiegare esattamente che cosa stesse accadendo al clima non solo italiano ed europeo, ma mondiale. Ricordo l'estate scorsa quando le tv sparavano i record di caldo specie in Sardegna, 45 o 46 gradi all'ombra.

Lui, serafico, rispondeva: "Peccato che non spieghino che avviene per un minuto o anche meno in una sola località, è il picco massimo, non la temperatura di tutta la regione per ore come sembrano far passare i media". Paolo era così, rigoroso, preciso, uno scienziato della meteorologia che non amava gli eccessi. Anzi, pacatamente contrastava quei siti internet che danno i nomi in estate agli anticicloni africani e che annunciano ondate di caldo come se fossimo in pieno deserto del Sahara.

Parlando con lui, scherzando, ti sapeva spiegare in poche parole perché in pianura al Nord non nevica più come negli Anni '80 in inverno. "Semplice, l'anticiclone russo-siberiano è praticamente scomparso e l'aumento di 1,5 gradi della temperatura fa sì che quella che una volta era neve a Milano e Torino oggi sia pioggia o al massimo un misto di neve e pioggia che non imbianca le città". Ce ne sarebbero molti altri di aneddoti da raccontare, ma fermiamoci qui. Ciao Paolo, buon viaggio e grazie per i tuoi preziosi insegnamenti sul meteo. Ci mancherai. Tantissimo.

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