Torture carcere, rito di iniziazione. "Ti sdrai e ti strappano via gli slip"

Le carte dell'inchiesta sui pestaggi al Lorusso e Cutugno di Torino. Undici poliziotti indagati: "Così ci umiliavano tra le risate"

Cronache
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Torture in carcere, rito di iniziazione. "Ti sdrai e ti strappano via gli slip"

Emergono dettagli macabri da film dell'orrore dalle carte dell'inchiesta sui pestaggi dei detenuti nel carcere di Torino Lorusso e Cutugno. Sono undici gli agenti penitenziari iscritti nel registro degli indagati, accusati di torture e umiliazioni. I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2017 e il 2019. "Ho sbagliato lo so, - si legge sulla Stampa - ho abusato di mia figlia minorenne. Sto scontando la mia giusta pena, ma loro sono stati delle bestie. Quando sono arrivato in carcere mi hanno obbligato a consegnare gli atti con cui la magistratura mi accusava. Hanno iniziato a leggerli di fronte a tutti, ripetevano ad alta voce i passaggi della mia confessione al magistrato. Ho sentito un disagio fortissimo, mi sono vergognato. Ho implorato che si fermassero, ma loro niente, continuavano. Dicevano: da qui non uscirai vivo».

"Trattamenti degradanti dell’umanità" scrive la procura nell’atto d’accusa. Una sequela «di brutalità» - prosegue la Stampa -venute alla luce grazie a due donne. Alle «perquisizioni punitive» si aggiunge il cosiddetto «battesimo per i nuovi giunti». Una pratica macabra: «Quando sono arrivato mi hanno portato ammanettato al casellario. Mi hanno chiesto di spogliarmi, ho tolto tutto tranne le mutande. In 4 allora hanno indossato dei guanti, mi hanno sbattuto per terra e mi hanno strappato gli slip di dosso. Ho sbattuto la faccia contro il pavimento e mi sono spaccato un dente, mi è caduto. L’ho nascosto in cella», ha detto piangendo una vittima di fronte al magistrato.