A- A+
Cronache
Violenze in carcere, lo scandalo s'allarga. Le chat: "Basta buone maniere"

Sono salite a 77 le sospensioni decise dal Dap, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, in merito alle violenze nei confronti dei detenuti nell'istituto di Santa Maria Capua Vetere l'anno scorso. E' quanto si apprende da fonti del Dap. Oltre alle 52 sospensioni dal servizio gia' firmate nei confronti dei dirigenti e agenti della polizia penitenziaria destinatari a vario titolo delle misure cautelari, il Dap ha provveduto subito, una volta ricevuta l'ordinanza del gip, anche a sospendere dal servizio altri 25 tra agenti e dirigenti, compresi i due vicedirettori e un vicecomandante dello stesso istituto.

Intanto, si e' appreso, che sono stati gia' richiesti all'autorita' giudiziaria anche altri atti, per valutare le condotte di altri indagati, per cui non e' stata avanzata alcuna richiesta cautelare. Martedi', si apprende da fonti del Dap, e' previsto l'inizio dell'attivita' ispettiva straordinaria nell'istituto "Uccella" di Santa Maria Capua Vetere disposta dal Dap e di cui sara' responsabile il direttore dei detenuti e del trattamento, Gianfranco De Gesu.

Ed emergono dettagli dalle chat degli agenti, svelate da La Stampa. Alle 21 del 5 aprile 2020 si legge: «Aspettiamo ancora un po’ prima di entrare». Alle 22,25 il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria scrive alla direttrice del carcere: «La situazione non si sblocca. L’unica scelta è usare la forza». Nella chat collettiva della polizia penitenziaria di Santa Maria si pregusta l’esito, con riferimento a certi detenuti: «Spero che pigliano tante di quelle mazzate che domani li devo trovà tutti ammalati». Poi la situazione si calma.

Prima che si riaccenda di nuovo. E allora nelle chat si legge, secondo La Stampa: «Entro le 15,30 in tuta operativa tutti in istituto. Si deve chiudere il reparto Nilo per sempre, u tiemp re buone azioni è fernut (il tempo delle buone azioni è finito, ndr). W la Polizia Penitenziaria». Messaggio condito da due emoji di un avambraccio muscoloso. 

Prosegue la Stampa: "Alle 19,25 un interlocutore delle chat non presente a Santa Maria Capua Vetere chiede a Manganelli se hanno usato le maniere forti. La risposta («Oggi perquisizione e forza») è gradita: «Sono delinquenti con le teste bruciate e come tali vanno trattati». Mezz’ora dopo Colucci sintetizza: «Reparto Nilo: otto sezioni, quattro ore di inferno. Per loro. Non si è salvato nessuno. Applausi finali dei colleghi di Santa». E il suo interlocutore: «Ottimo»".

Commenti
    Tags:
    carcereviolenzechat
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Affari in rete/ Emiliano, Decaro, Laforgia e Leccese nella copertina dei Beatles "Let it be"

    Guarda le foto

    Affari in rete/ Emiliano, Decaro, Laforgia e Leccese nella copertina dei Beatles "Let it be"

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024





    motori
    Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

    Lexus alla Milano Design Week 2024: il futuro del design automobilistico

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.